Un naso lungo e gambe di legno all’aria che sbucano da locandine di ogni genere, persino del Ministero della salute che aveva usato il burattino per una campagna sulle vaccinazioni negli anni ’60; manifesti, figurine, gadget, dischi 45 giri.
Difficile che il passato non torni a galla per un adulto che visita la mostra di Pinocchio in fiera curata da Bruno Poieri.
Si tratta di una esposizione caratteristica, curiosa per i bambini e per i grandi.
La mostra resterà aperta fino a domenica 30 settembre per dare la possibilità anche alle scuole di visitarla.
Il burattino che ancora oggi dopo 140 anni è di moda come se fosse appena uscito fresco fresco dalle sapienti mani di Geppetto e del suo autore Collodi, ha incantato i i visitatori di questa esposizione organizzata dalla società Nuova Orceania. “Intorno all’immagine di Pinocchio – ci riferisce Poieri – hanno lavorato migliaia di illustratori, editori, pittori, scultori, uomini di cinema e di teatro.
Questa mostra vuole ricordare una parte di tutto questo, per quelli che Pinocchio l’hanno letto e per chi colleziona ricordi di questo burattino”.
La mostra è stata curata in collaborazione con Giorgio Ferrari, che così commenta l’idea: “Questa esposizione è un’occasione per passare in rassegna le immagini di tutti i tempi del burattino e degli intramontabili personaggi che popolano le sue avventure. La scelta di esporle nella Rocca è legata ad un personaggio orceano che nel 1590 ha organizzato una rivolta popolare, il cui cognome varia da Groppetti e Gioppetto, sino a Geppetto, figura fondamentale della fiaba, padre del nostro burattino. Chissà che Collodi abbia davvero preso spunto da lui e Orzinuovi possa vantare a sua volta una certa paternità con uno dei personaggi più importanti di “Pinocchio”.
L’apertura della mostra proseguirà fino a domenica 30 settembre nelle giornate di sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15.30 alle 19 e per le scuole su prenotazione. Ingresso gratuito.
Silvia Pasolini