Seppur per una serie di ragioni ben diverse tra di loro, nella calde settimane dell’estate gli impianti sportivi di Montichiari sono stati decisamente al centro dell’attenzione generale.
Una situazione “trasversale”, che ha coinvolto gran parte delle strutture monteclarensi, richiamando l’interesse non solo degli appassionati. In questo senso, se la ristrutturazione del velodromo ha proseguito nel suo percorso (che si spera possa raggiungere nei prossimi giorni il sospirato traguardo finale), dimostrandosi il caso più eclatante, anche il vicino “PalaGeorge” non ha vissuto giornate prive di sussulti. Basti pensare che, da una parte, è maturato l’accordo per fare del palazzetto di Montichiari la casa della Banca Valsabbina Millenium anche per il secondo anno nella A1 femminile.
Un risultato importante e, sostanzialmente, voluto da tutte le parti in causa, ma che, per un certo periodo, sembrava destinato a non rimanere l’unica “destinazione” dell’illustre impianto monteclarense.
A questo punto, i problemi che sono sorti nel cuore dell’estate sono ormai alle spalle, ma a luglio una serie di incomprensioni ha spinto la Germani Brescia ha lanciare un preciso grido e a far balenare la possibilità di tornare a giocare al “Pala-George”, abbandonando così il “PalaLeonessa” (costretto in seguito a fare i conti con i danni al rivestimento dei tetti provocati dal maltempo) che, in pratica, è stato costruito appositamente per accompagnare la voglia di arrivare sempre più in alto del basket a Brescia. Com’era facile prevedere, l’allarme lanciato dal sodalizio biancazzurro ha sortito l’effetto di attivare l’intera realtà cittadina, portando in breve all’annuncio categorico che la “Germani non avrebbe lasciato Brescia”.
Una soluzione tutt’altro che a sorpresa, che, comunque, non ha mancato di evidenziare che non solo gli impianti sportivi di Montichiari rappresentano un fiore all’oc-chiello per l’intera comunità, ma costituiscono pure risposte di qualità e dall’indubbio credito per qualsiasi esigenza sportiva (quelle di alto livello in primis). Un discorso che, a questo punto, pur senza dimenticare la possibilità di contare su un’altra struttura all’avanguardia come Montichiarello, può e deve trovare di nuovo spazio in ambito più strettamente calcistico. Gli anni in cui il “Romeo Menti” ospitava le avvincenti sfide della serie C contrastano in modo assai triste con il presente e la stessa risalita che sta ponendo in bella mostra la Voluntas Montichiari, adesso approdata ai nastri di partenza della Promozione, sembrano fatti apposta per sollecitare una modifica al presente. La grande passione che lega Montichiari al calcio e l’ambizioso progetto che mira a ricondurre gli amati colori rossoblù ai livelli ampiamenti meritati richiederebbero un sostegno adeguato in un terreno di gioco all’altezza della fama che giustamente accompagna gli impianti sportivi monteclarensi.
Luca Marinoni