Andare al bancomat, prendere un caffè al volo, recarsi in farmacia, ritirare o scaricare merci nei negozi, lanciare uno sguardo veloce alle vetrine: nel centro di Orzinuovi il parcheggio è gratis per i primi 15 minuti.
Il parcheggio “gentile”, ovvero il quarto d’ora di sosta gratuita pensato per chi deve effettuare veloci commissioni in piazza Vittorio Emanuele e in piazza Garibaldi, è operativo da inizio agosto.
A deliberarlo il mese scorso è stata la Giunta comunale. Si tratta di uno dei punti del programma elettorale del centrodestra orceano guidato da Gianpietro Maffoni, fortemente sostenuto dal consigliere con incarico al commercio, Andrea Vanoli, e dal Cda della società Nuova Orceania, presieduta da Patrizia Turotti.
“La sosta gentile è stata decisa – spiega Vanoli – per favorire il commercio della piazza e gli acquisti veloci. Si tratta di un’agevolazione per chi ha intenzione di fermarsi per pochi minuti e spesso è frenato dal fatto di dover pagare il ticket.
Facilitare il parcheggio in centro credo sia un servizio per i cittadini e uno dei modi per favorire lo sviluppo economico delle attività della piazza e delle vie limitrofe”.
“Per consentire la sosta gentile, i totem per il pagamento dei ticket sono stati programmati ad hoc e rilasciano un biglietto apposito – spiega Andrea Saini, membro del cda di Orceania e responsabile dei parcometri del paese.
“Si tratta di un periodo di prova fino a Natale, che riguarda i 150 posti auto nelle due piazze del centro.
Poi valuteremo se effettivamente il servizio è funzionale per i clienti.
I 15 minuti aggiuntivi – continua Saini – sono regalati anche a chi paga il ticket per una sosta di più lunga durata.
In previsione abbiamo inoltre l’idea di creare un paio di parcheggi per il carico e scarico merci dei negozi ed eventualmente un parcheggio rosa per le donne in gravidanza o con bambini molto piccoli.
Per iniziativa dell’assessore Luca Bulla, ci sarebbe anche l’intenzione di creare posteggi per biciclette e ciclomotori, onde evitare che creino fastidio sotto i portici”.
Silvia Pasolini