Si è spento nei giorni scorsi Ferdinando Luciani, ultimo testimone diretto del bombardamento dei Trivellini. Viveva con la famiglia a Castiglione delle Stiviere ed era stato protagonista di uno degli avvenimenti più drammatici che, durante la Seconda Guerra Mondiale, aveva avuto come scenario Montichiari: il bombardamento del tram il 15 settembre del 1944. Ferdinando, che aveva solo 3 anni, la mamma Laura Zanardelli e il fratello maggiore Lorenzo quel giorno si stavano recando a Carpenedolo in visita ad alcuni parenti quando improvvisamente alcuni aerei iniziarono a sorvolare la zona dei Trivellini, all’altezza delle quale il tram era arrivato. Si era nel periodo della Repubblica Sociale di Salò e le incursioni aeree anche solo di ricognizione erano abbastanza frequenti: nessuno si aspettava di certo quello che sarebbe accaduto di lì a poco. «Mamma guarda gli aerei» – gridarono Ferdinando e Lorenzo – entusiasti nell’osservare quegli strani mezzi del cielo che per due bambini dovevano apparire come meraviglie dell’ingegneria tecnica ma la madre, forse in una premonizione, li strinse forte a sé, facendo scudo con il proprio corpo. Fu la loro fortuna: l’attacco mirato andò a segno improvvisamente e in modo devastante: il tram si fermò in mezzo ai campi e Ferdinando, il fratello e la madre riuscirono appena in tempo a scendere velocemente dal mezzo e a rifugiarsi in un fosso. Il mitragliamento proseguì per interminabili minuti con due azioni mirate anche sui civili finché gli aerei si allontanarono all’orizzonte. Ad attacco i caduti, tra urla di orrore, la gente delle vicine cascine uscì di casa per dare aiuto ai feriti che vennero trasportati all’ospedale di Montichiari anche su carretti agricoli. Le vittime furono 17. Ferdinando, Lorenzo e la madre ne uscirono miracolosamente illesi. La mamma Laura, in seguito, proibì loro di parlare dell’accaduto o di rievocarlo, per proteggerli da un ricordo drammatico che li aveva visti salvarsi per puro miracolo ma i due fratelli non hanno mai mancato alla rievocazione del tremendo attacco che ad ogni settembre si celebra ai Trivellini di Montichiari e alla quale Ferdinando era presente anche lo scorso anno. «Siamo molto dispiaciuti di aver saputo della morte di Ferdinando solo ora – ha dichiarato il Maresciallo Alfonso Turchetti – Il suo ricordo resterà esempio di testimonianza storica in tutti noi»
Marzia Borzi