Fine delle battaglie politiche pubbliche a colpi di manifesti, invettive, dardi lanciati e ricevuti.
Sono state per più di mezzo secolo l’espressione più viva e combattiva delle diverse fazioni. Ora invece le bacheche politiche a Orzinuovi non ci sono più. I sindaci Gianpietro Maffoni prima e Laura Magli ora le hanno ritenute obsolete. “Le forme della comunicazione sono cambiate – hanno detto.
Per questo dalla primavera scorsa, in occasione della ritinteggiatura dei portici, le bacheche dei partiti politici sotto il municipio sono state tolte .
L’idea non è stata gradita dall’opposizione consiliare di Orzi Futura.
Nell’ultima seduta del consiglio comunale il sindaco Laura Magli ha messo ai voti il nuovo regolamento per l’utilizzo delle bacheche informative comunali. “Rimane a disposizione della comunicazione una bacheca per tutte le associazioni – ha detto il primo cittadino – in cui c’è anche una parte riservata anche ai gruppi consiliari. Ma niente più spazi per i partiti. Né di destra e nemmeno di sinistra”.
A nulla è valsa la protesta dei consiglieri di minoranza Scalvenzi e Ratti: “C’è una costante nell’operato dell’attuale amministrazione: quando si parla di partecipazione e spazi di aggregazione, soprattutto riguardanti la vita amministrativo- politica, quella che dovrebbe essere una normale e sana dialettica, diventa burocrazia nel suo peggiore significato e il dibattito si fa improvvisamente rarefatto – hanno detto. “Noi chiediamo che le bacheche vengano ripristinate. La piccola bacheca, riservata ora dall’amministrazione alle due liste rappresentate in Consiglio comunale e alle associazioni, oltre ad essere poco visibile e capiente, non contempla la possibilità da parte di altre realtà come i partiti politici di poter esporre le loro attività. In aggiunta, nel regolamento ogni contenuto viene messo interamente al vaglio dell’amministrazione comunale, che ha il “diritto” di decidere se pubblicare. Un arbitrio che, francamente, non si era mai visto nella storia politica locale.
Abbiamo proposto in sede di consiglio comunale di bloccare il regolamento, rivederlo insieme,
trovare soluzioni alternative, come lo spazio a fianco dell’ex bar Deco, perfetto per installare una bacheca utile e aperta a tutte le realtà democratiche di questo paese. Partiamo da un assunto semplice: c’è ancora chi preferisce leggere un avviso in piazza, chi cerca un punto fisico di riferimento. Per anni le bacheche sono state un mezzo di comunicazione essenziale”. Tuttavia la maggioranza è rimasta irremovibile sulla sua decisione. “Abbiamo tinteggiato i portici sotto il Municipio e abbiamo ritenuto opportuno rimuoverle – ha specificato Maffoni – anche perché sono una forma di comunicazione ormai anacronistica, totalmente soppiantata da internet e dai social. Più nessuno vi pubblicava qualcosa da tempo e spesso, anzi, ospitavano offese anonime”.
Silvia Pasolini