Vi si trovano le fotografie più antiche del paese, quelle che immortalano, in un fermo immagine lontano, le vie e le piazze mostrando quanto siano ormai cambiate; le foto in bianco e nero di bambini in divisa scolastica e quelle dei genitori nel giorno più importante della loro vita; il tram e la curva parabolica scomparsi, la straordinaria nevicata del 1985 e molto altro ancora; insomma tutti quegli scatti che ogni famiglia tiene nel cassetto da tanto tempo e che spesso non ricorda nemmeno di avere ma che sono la traccia più autentica dell’evoluzione di Montichiari e della sua storia. Contenitore unico del patrimonio storico fotografico è la pagina facebook “Montichiari e la sua storia in foto”, nata da un’idea del Primo Cittadino Marco Togni e cresciuta in fretta in pochi giorni tra condivisioni e confronti. «Raccontiamo la storia di Montichiari con vecchie foto di luoghi, persone o fatti – ha scritto Togni aprendo il gruppo – L’unica regola che chiedo venga rispettata è quella di non postare pubblicità, segnalazioni varie, richieste di informazioni ma solo fotografie e cartoline di Montichiari». E così i monteclarensi stanno facendo, condividendo ricordi emozionali che creano meraviglia, senso di appartenenza e un po’ di nostalgia. Tra le tante foto, alcune sono state condivise dallo storico e ricercatore Daris Baratti e hanno richiamato subito l’attenzione degli utenti perché sono veramente delle “chicche” uniche da collezione; altre sono, invece, parte di raccolte private o di associazioni locali. Una di queste in particolare riporta alla memoria un episodio pressoché quasi sconosciuto: la partecipazione della Banda Cittadina Carlo Inico al concerto di Lorenzo Cherubini in arte Jovanotti tenutosi al PalaGeorge nel 1998. «In apertura del concerto la banda in sfilata salì sul palco intonando l’introduzione del brano “Il re” – si racconta nella descrizione – per l’occasione eravamo diretti dall’allora trombettista del gruppo Tamburrini». Una pagina nuova, dunque, che fa leva sulla conoscenza condivisa, educa all’approfondimento storico del proprio territorio e gioca sul fenomeno del campanilismo che in Italia funziona sempre in modo efficace e che Togni dimostra di saper gestire sui social con grande maestria. Un modo di stare online mirato soprattutto a quella che è diventata l’utenza di Facebook che, è cosa risaputa, ormai è sfruttato soprattutto dagli over 40 anni e si è trasformato da piattaforma di racconto della propria esistenza a luogo di incontro tra persone che fanno parte della stessa collettività. Uno strumento di rafforzamento delle proprie relazioni locali, insomma, ma che potrebbe diventare un archivio utilissimo anche a quegli studenti o giovani ricercatori che, per motivo di studio, vogliano approfondire la conoscenza della città di Montichiari. 

Marzia Borzi