È stata la sala mostre della filanda di Soncino, spazio iconico e sempre capace di stupire, a fare da cornice a qualcosa che, a ben vedere, si sostanzia in ben più che una semplice “mostra”: non solo “esposizione”, ma anche e soprattutto sentimento e attenzione, specie quella che, da ormai molti anni, anima l’orceana Marilyn Bertelè, fautrice di una delle più longeve campagne di volontariato che la nostra città abbia mai conosciuto.

Instancabile volontaria, amata presenza (fissa e irrinunciabile) del mercatino dell’antiquariato domenicale, Marilyn è riuscita a raccogliere ingenti somme in favore della missione di Pomerini, villaggio, sito nella provincia di Iringa, in Tanzania, gestita dai Frati Minori Rinnovati, sotto la guida di fra Paolo, amico personale dell’artista e filantropa orceana. «Grazie alla straordinaria generosità di molti amici artisti e alla disponibilità dell’Amministrazione comunale di Soncino è stato possibile dare vita ad un evento che ha permesso di unire la bellezza di una passione con il desiderio di fare concretamente del bene – ha commentato Marilyn – Da molto tempo ormai sono profondamente legata alla missione che, combattendo quotidianamente con penuria di cibo e povertà, cerca di assicurare un futuro ad una comunità mediante la realizzazione di infrastrutture e servizi, sia in loco, sia presso le comunità vicine». Un’avventura che rimonta ad un viaggio intrapreso anni or sono al fianco dell’ingegnere Cristiana Co e divenuto ormai un affettuoso “rapporto a distanza”. «Per motivi di salute mi è impossibile poter tornare a Pomerini, ma il mio legame con questa comunità resta e resterà sempre immutato» continua Marilyn, snocciolando i nomi di coloro che, lo scorso dicembre, hanno voluto divenire protagonisti di questo nobile proposito: Marilyn stessa, con le sue inconfondibili e sempre apprezzate ceramiche e tele, oltre che Uber Gatti, Carla Folli, Sergio Magli, Giuseppe Garda, Gianbattista Monfredini, Marcello Zahami, Giuseppe Zumbolo, Alessia Gatti, Gianvittorio Franchi, Piera Pavesi, Leonardo Quaranta, Pitto Neri, Bruno Premoli, Edoardo Olini, Nora Amighetti e Carlo Fappani.

Quasi 1600 euro il risultato di questa “gara di solidarietà”, tanto corale quanto ammirevole e meritevole del nostro plauso, capaci di significare tanto per coloro che non hanno nulla, per un «ambiente povero di cose», come scrive fra Paolo nella lettera che è riuscito ad inviare la scorsa Pasqua, «ma che mi ha permesso di comprendere sempre meglio il senso della vita e il grande amore del Crocifisso Risorto che non si stanca di camminare con noi per condurci sulla via della Pace».

Leonardo Binda