Vedere centinaia di cittadini riuniti in un sabato pomeriggio di novembre per parlare di pace invita a riflettere. A Manerbio è accaduto ed è un chiaro segnale della partecipazione e dell’interesse delle persone intorno ad un tema che trova spazio ogni giorno nei notiziari ma che rischia, a distanza di tempo, di essere sottovalutato. Eppure le guerre sono ad un passo da noi ed hanno importanti ripercussioni sulla vita di tutti i giorni, ma manca una effettiva consapevolezza del loro impatto. Così, il 23 novembre scorso, il convegno dal titolo “Pace. Quale impegno per la Pace e la cooperazione”, in termini di presenze, ha fatto i numeri dei grandi eventi. Un gruppo di relatori di eccellenza ha intavolato un dibattito di grande profilo a cui è seguita una fiaccolata per le vie del paese, il tutto per iniziativa del Coordinamento cittadini per la Pace Manerbio e Bassa Bresciana Centrale. L’incontro è stato promosso da Conoscere e Partecipare, Uisp Manerbio, Jangada, Acli Bresciane, Rete Italiana Pace e Disarmo, ANPI, InterMed Onlus, Campagna italiana contro le mine onlus, Slow Food terre e acque bresciane, OPAL.  Sul palco del teatro Memo Bortolozzi hanno preso la parola Mao Valpiana, Dante Mantovani, Don Fabio Corazzina e Agostino Zanotti, che hanno parlato di pace, impegno, antimilitarismo, nonviolenza e hanno invitato a sostenere la Campagna “Italia ripensaci” e la Campagna di Obiezione alla Guerra. Nelle prime file di un teatro che non è riuscito a contenere tutto il pubblico, numerosi sindaci e amministratori locali, tra cui il primo cittadino di Manerbio Paolo Vittorielli. L’impatto visivo, poi, della marcia della pace al termine del convegno, ha suggellato il successo dell’iniziativa che, ora, ha un importante seguito. Il Coordinamento per la Pace Manerbio Bassa Bresciana Centrale e Rete Italiana Pace e Disarmo hanno, infatti, steso una lettera da inviare alle amministrazioni locali per chiedere di intervenire con azioni concrete “aderendo alla campagna Italia Ripensaci, promossa dalla Rete Italiana Pace e Disarmo, deliberando in consiglio comunale la mozione a sostegno del trattato internazionale per l’abolizione delle armi nucleari già sottoscritta da più di cento comuni Italiani e molti comuni bresciani, aderendo al “Coordinamento degli enti locali per la Pace e la Cooperazione Internazionale” dei comuni bresciani, al quale hanno già aderito più di 40 comuni, compreso il capoluogo”. Destinatari della lettera sono, oltre a Manerbio, Alfianello, Bagnolo Mella, Bassano Bresciano, Cigole, Fiesse, Gambara, Ghedi, Gottolengo, Isorella, Leno, Milzano, Offlaga, Pavone Mella, Pontevico,  Pralboino, San Gervasio, Seniga, Verolanuova e Verolavecchia. “Dopo Leno, ora speriamo che il nostro Comune accolga il contenuto del documento” spiega Dario Selleri “sarebbe un gesto importante dal momento, anche, che l’amministrazione comunale ha appoggiato l’iniziativa del 23 novembre ed a margine dell’incontro, il sindaco Vittorielli ha espresso parole di elogio ai contenuti dell’evento. Ci auguriamo, dunque, che il maggior numero di Comuni aderisca alla campagna “Italia Ripensaci” deliberata nel giugno dello scorso anno e già sottoscritta da molti paesi bresciani”.  

Barbara Appiani