Da sempre appassionata di canto, classe 1998, Greta Bulgari (in arte GREETA) ha lanciato su tutte le principali piattaforme di sharing musicale il suo nuovo singolo “Hermosa y Loca”, riuscendo in poche settimane a guadagnare migliaia di riproduzioni.

Studentessa al conservatorio, attualmente impegnata soprattutto in ambito jazz, dopo un primo approccio alla carriera canora come vocalist di musicisti durante serate e concerti, Greta ha saputo coronare il sogno di incidere il suo primo singolo completamente scritto e cantato in lingua spagnola. «Ho sempre amato questa lingua sin da piccola e l’amore per il mondo latino-americano ha fatto il testo – commenta la giovane cantante – Nel corso di questi anni ho potuto approfondire la mia conoscenza della musica spagnola e brasiliana, collaborando con chitarristi di altissimo livello». Al desiderio di scoprire la genesi del suo nuovo pezzo, Greta risponde senza mezzi termini: «abbiamo voluto unire uno stile pop, molto apprezzato e di tendenza, con il desiderio di realizzare un’opera che fosse al contempo ricercata e originale – chiosa – A differenza di altre produzioni molto popolari al giorno d’oggi, “Hermosa y Loca” è stata composta e incisa con strumenti “veri”, reali, suonati da musicisti professionisti, cercando di ottenere così la massima qualità della resa, cosa non sempre così scontata nel panorama musicale contemporaneo».

Anche il videoclip della canzone conserva molto della località in cui “Hermosa y Loca” ha visto la sua origine: ambientato nella cava di Barco, accompagnato dalle coreografie del gruppo di ballo della compagnia teatrale Quelli del Venerdì, è stato realizzato dai registi del territorio Giovanni Zanotti, Maurizio Epis e Claudio Bongiovanni. Un distillato di talento, desiderio d’evasione e, senza alcun dubbio, anche della collaborazione di talenti di invidiabile visione. Un brano ballabile, quasi estivo, che grazie alla sua coreografia con richiami latini in contesto urban sta solo aspettando di divenire fenomeno di tendenza, esito dell’estro genuino di chi ha ancora molto da dare al mondo della musica. «In questi mesi ho riflettuto molto su come impostare la mia immagine pubblica in vista di quella che spero in futuro si rivelerà essere un’esperienza totalizzante della mia vita – conclude la giovane orceana – Sensuale e femminile, estroversa il giusto e riservata a dovere»: non una “stella cadente” come le molte che illuminano repentinamente il cielo d’oggi, ma un’artista a tutto tondo alla quale non possiamo che augurare il meglio.

Leonardo Binda