C’è un po’ di cubismo, street art e pop art nei quadri di Max Bi, l’eccentrico protagonista di una bellissima e policroma mostra di dipinti  dal titolo “Max Bi Recondito”, nelle sale della Rocca da sabato 7 dicembre a lunedì 6 gennaio. Massimiliano Battagliola, in arte Max Bi, bresciano, classe 1973, ha scelto Orzinuovi per rallegrare il Natale e ravvivare il paesaggio urbano con la sua grammatica stilistica, costituita da grandi animali colorati in primo piano su uno sfondo altrettanto vivace. Dipinti  che solo a guardarli sortiscono positività.

Un’arte facilmente comprensibile e altamente democratica, quasi cartoon style, quella di Max Bi, che con i suoi quadri produce una sorta di flashback nel mondo dell’infanzia e ci fa affascina con la  sua forte e originale espressività.

“Orzinuovi terra di Arte ed Artisti – dice l’assessore alla Cultura Carlo Lombardi –   volutamente rappresentati in maiuscolo per sottolineare la centralità che l’attuale amministrazione, in continuità con la precedente, vuole riservare ai temi della cultura. L’arte moderna svolge un ruolo fondamentale nel dialogo sociale e culturale, poiché si prefigge di cogliere i cambiamenti del mondo e di catalizzarne l’essenza in un linguaggio diretto e spesso volutamente scioccante. Massimiliano Battagliola è totalmente immerso nella modernità e rivisita la cultura Pop con sfumature che ci trasportano in un viaggio onirico tra Ligabue, Basquiat e Burri. La rappresentazione delle città invase da animali antropomorfi che si muovono eleganti e spaesati tra le icone di noti loghi di multinazionali e graffiti  – chiude l’assessore – delineano lo stile “Urban jungle” che colloca Max Bi nel panorama internazionale dell’arte underground. La mostra ospiterà circa 60 opere del poliedrico artista”.

“Quegli animali ingranditi per me rappresentano i giocattoli della vita – commenta il giornalista Tonino Zana nella prefazione del catalogo della mostra. “Sono la Santa Lucia permanente di ogni stagione. Gli animali di Max Bi si percepiscono  e creano  un’alleanza con chi osserva, un’alleanza potente, in grado di allontanare le angosce delle guerre e le superficialità delle neutralità calcolate”.

“Max  diverte – aggiunge il critico d’arte  e giornalista Maurizio Bernardelli Curuz – si diverte, induce a divertirsi con questi manifesti eversivi, con questo pulsare di plancton cromatico e questi watt di colori assoluti mitragliati all’impazzata, ma a meno ferma”. Ingresso gratuito. Silvia Pasolini