Peggio di una necrologia; è, come chiudere lo sport.
Sappiamo quanto bene fa, sia a livello fisico che mentale, l’attività sportiva in generale ma soprattutto ai giovani: amicizie, formazione del carattere, agonismo, autostima, disciplina, passione e anche un futuro per quelli che danno proseguo al proprio talento spesso emerso proprio all’interno di questa realtà.
Immagino quante centinaia se non migliaia di persone sono passate in tutti questi anni sotto la guida di Vittorio Corsi, patron della Società Sportiva Dilettantistica.
Sig. Corsi prima di entrare nello specifico ci racconti brevemente dell’Atletica Montichiari, un pò di storia, le specialità praticate, un profilo generico degli atleti quantità, età e la loro provenienza.
Nata nell’agosto 2016 ai tavolini di Piazza S. Maria la Società ha da subito dedicato attenzione al settore Giovanile con il Corso di Atletica annuale presso la palestra del Don Milani. Pur nelle difficoltà oggettive abbiamo insegnato e praticato tutte le specialità, dalle corse ai salti, dagli ostacoli ai lanci, in breve siamo diventati la Società Giovanile più attiva in Provincia vincendo Titoli individuali e di società. Siamo arrivati al tetto di 152 atleti, 80% under 20, provenienti per il 75% dal comune di Montichiari e per il restante dai comuni limitrofi praticando attività Provinciale, Regionale, Nazionale ed Internazionale.
Ognuno di noi ora si chiede il perchè chiude…
Quando vengono a mancare gli obiettivi per cui ci si è battuti per 8 anni con sacrificio e dedizione ottenendo fior di risultati e giustificando le aspettative, vengono meno entusiasmo e voglia di fare. Quando vediamo di pari passo Istituti Scolastici mandare da anni in palestra 2 classi contemporaneamente per mancanza di spazi ma “nessuno” muove obiezioni e non ci si attiva per rimediare a questa lacuna di spazi all’aperto, lo sport come l’Atletica Leggera non potrà mai avere basi concrete per costruire nulla di serio. A fronte di questa mancanza di sensibilità il sacrificio di portare avanti l’attività a Montichiari era mancanza di rispetto e serietà per i tanti giovani che si avvicinavano al nostro mondo, senza un impianto l’Atletica non può essere praticata, Montichiari terzo Comune della Provincia con 26442 abitanti e circa 4000 studenti nei vari Istituti non dispone di nessuna struttura e nel tempo non ha mai pensato di porre rimedio, pertanto venendo meno i presupposti per cui eravamo nati abbiamo deciso di abbandonare la scena a fine anno 2024.
Oltre a lei chi è coinvolto nella sua organizzazione?
Primariamente le persone che mi hanno coinvolto in questa esperienza, Angiola Berardi, Lidio Sabattoli e Cristiano Chiarini con i quali abbiamo dato luce al sodalizio, ai quali vanno poi aggiunti gli Istruttori Tecnici: Giovanni Carboni, Alberto Scarpella, Michele Benazzoli e Cathy Donkor con i quali abbiamo portato ai vertici il settore giovanile, poi tutti i volontari che in occasione delle manifestazioni organizzate si sono prestati gentilmente in maniera disinteressata
Qualcuno avrebbe dovuto o potuto sostenerla in questi anni sia a livello economico che organizzativo/logistico?
Diverse aziende ci hanno sostenuto nel corso degli anni (che ringraziamo), ma come sempre abbiamo fatto presente nelle varie sedi gli sponsor importanti arrivano se hai un impianto fisso dove svolgi attività e offri visibilità, questo ha rappresentato un importante freno per avere opportunità di ulteriore sviluppo, purtroppo le Amministrazioni succedutesi non hanno avallato questa necessità.
Ma è ipotizzabile un subentro nella gestione da parte di qualche interessato?
La natura della nostra dismissione esclude a priori il subentro di altri, l’impossibilità di praticare Atletica a Montichiari vale per la nostra società come per qualsiasi persona armata di buona volontà. In assenza di struttura l’Atletica non si può insegnare a ragazzi/e da 14 anni in su, serve spazio, distanze, attrezzi, specifiche metrature ecc. L’Atletica Leggera non è business o merce di scambio, è uno sport che andrebbe conosciuto e riconosciuto per il grande valore sociale/culturale che offre, a partire dal mondo scolastico.
Tutti gli atleti ora iscritti che destino avranno?
Gli atleti sono stati avvisati in debito tempo per trovare una società alternativa che risponda alle loro aspettative. Per agevolare il loro trasferimento ho contattato il Comitato Regionale FIDAL attivandomi affinchè le società di nuova destinazione non abbiano a pagare oneri di trasferimento, a tal fine è stato approntato un opportuno punto all’o.d.g. discusso in ambito Federale. Gli attestati di stima ricevuti dagli atleti/e in occasione della comunicazione di chiusura a fine anno hanno reso merito al proficuo lavoro fatto sul territorio, è stata la miglior gratificazione a chiusura di questa bella esperienza.
Paolo Lombardi