Per la 4° edizione “La solidarietà fa bene al cuore” organizzato dall’Associazione Cuore di Donna, che si occupa di prevenzione contro i tumori femminili, soprattutto al seno e Associazione Valsecchi di Carpenedolo che si occupa di ricerca sul cancro al pancreas, il 29 settembre è andato in scena lo spettacolo “Tutte al bar”, scritto da Adele Draisci e interpretato dalla sua compagnia teatrale. La travolgente A. Draisci ha introdotto l’evento ringraziando: il Comune di Montichiari per il patrocinio, l’Assessore all’Istruzione e alle Politiche Giovanili Davide Tiraboschi che ha riferito essere già in atto il tema della prevenzione nelle scuole, partendo dall’alimentazione, per insegnare l’educazione alla salute ai bambini e ai loro genitori; le volontarie delle 2 Associazioni, che con il ricavato dello spettacolo e della lotteria sosterranno esami gratuiti di prevenzione per donne giovani e per la ricerca; la BCC del Garda che ha messo a disposizione il Gardaforum e Garda Vita che si occupa di salute dei suoi soci; gli sponsor Maura Raza, Rosanna Valerio, Brunella Zanotti, Daniela Ziliani, Angela Zoccarato e il numerosissimo pubblico presente. Ha letto poi alcune commoventi testimonianze di malate e di loro familiari. Le referenti delle associazioni hanno ribadito l’importanza della prevenzione precoce e che questo evento, come tutti quelli che mettono in atto, è per sensibilizzare e offrire supporto ai malati. Molto incisivo l’intervento del dott. Alberto Tagliapietra, psico-oncologo, che ha trasmesso tanta forza e speranza. Ha infatti affermato: “Nella mia decennale esperienza affiancare malati di cancro e le loro famiglie mi fa sentire utile in situazioni dolorose e difficili. Il cancro vuole togliere vita e annullare identità, ma ognuno è unico, non è un numero. Ci si deve prenderne cura non solo in ospedale e con i farmaci, ma anche nel sociale attraverso servizi, associazioni, ricerca; si devono salvare le identità, i ricordi, le speranze, pur senza illusioni. Vivere infatti non significa solo essere vivi, è la qualità della vita che conta, in ogni momento. Va difesa la salute per poter fare ciò che ci piace; anche quando la situazione è grave, non è vero che non c’è più niente da fare, c’è ancora tanto da fare e la differenza la fanno anche i volontari delle associazioni perché tutti insieme si può combattere psicologicamente il cancro.” (e sicuramente con medici speciali come lui). Il dottore ha concluso con 3 sentiti grazie:”Alle associazioni, che promuovono consapevolezza culturale e sensibilità umana su questi temi; ad Adele Draisci e ai suoi attori che si mettono al servizio facendo del bene divertendo; ad ognuno dei presenti perché insieme si può combattere il cancro e le inevitabili paure che ne conseguono, sostenendosi a vicenda.  Esilarante lo spettacolo, ambientato in un bar, in cui il giovedì è la sera felice perché si alternano clienti fisse un po’ particolari, “tipe” un po’ sopra le righe di varie età, ceti, professioni, con frustrazioni e sogni da condividere. 

Ornella Olfi