Al via i lavori a Orzinuovi per la Casa della comunità nell’ex stadio comunale. La tanto attesa struttura, che dovrebbe risolvere i problemi della sanità territoriale, vede in questi giorni l’apertura del cantiere. A febbraio 2026 la dead line per la fine della costruzione. Dalla primavera del 2026 quindi Orzinuovi avrà una Casa aperta 12 ore al giorno, 7 giorni su 7 con medici di medicina generale, specialisti ambulatoriali, infermieri, assistenti sociali e psicologi che saranno i nuovi punti di riferimento principali per l’assistenza sanitaria integrata e quella sociale del paese e dei comuni limitrofi. Da quel momento non ci sarà più la necessità di impazzire al call center regionale per prenotare una visita, perchè molti servizi saranno a portata di mano. Nella Casa di comunità si potranno trovare ad esempio il diabetologo, il cardiologo, il geriatra, il fisiatra, il dietista e un ambulatorio infermieristico aperto ogni giorno. Sul tavolo un impegno di spesa consistente di 11 milioni di euro, equivalente ad un terzo dei fondi Pnrr destinati all’Asst Franciacorta.
A metà settembre se ne è parlato al centro culturale Aldo Moro di Orzinuovi, in una sala gremita di persone, alla presenza del sindaco di Orzinuovi Laura Magli, dell’assessore alla Sanità Severluigi Bassini e di tutti i vertici dell’Asst Franciacorta, dalla dottoressa Alessandra Bruschi, direttore generale dell’Azienda sanitaria, al direttore sanitario Oliviero Rinaldi, fino al direttore sociosanitario Andrea Ghedi, al direttore amministrativo Susanna Aschedamini e al direttore di distretto Sabrina Cattaneo.
“Sono veramente onorata degli ospiti di questa serata – ha esordito il sindaco Laura Magli – e soprattutto soddisfatta per i servizi che riusciremo a portare sul nostro territorio a beneficio della comunità. Si tratta di un passaggio importante nella nostra storia sanitaria orceana, un treno che siamo molto contenti di essere riusciti a prendere ”
“La Casa di Comunità sarà un punto di riferimento importante – ha aggiunto l’assessore alla Sanità Bassini – che ci consentirà di sviluppare l’assistenza per i nostri malati, soprattutto i cronici. Ci stiamo impegnando al massimo per potenziare il più possibile il numero degli ambulatori e i servizi da offrire per la nostra popolazione”.
A prendere la parola per prima tra i relatori, Alessandra Bruschi: “Con l’allungamento medio della vita, la sanità sta cambiando – ha esordito – e la necessità diventa quella di occuparci dei pazienti cronici. La risposta va data sul territorio attraverso la continuità della cura della persona. Orzinuovi è uno dei tre punti di riferimento principali per la nostra Asst, insieme a Chiari e ad Iseo. Qui abbiamo uno stabilimento ospedaliero, c’è la sede del Distretto, la sede vaccinale, l’Hospice, la Centrale operativa territoriale, il punto prelievi. Soprattutto, sorgeranno in un nuovo stabile di circa 4500 mq la Casa della comunità e l’Ospedale di comunità, uno dei 12 di tutta la Provincia di Brescia”.
“Circa 11 milioni saranno investiti a Orzinuovi per la Casa, l’Ospedale di comunità e la centrale operativa – ha spiegato la dottoressa Aschedamini. Non solo. Grazie a 180 mila euro di fondi regionali, a breve nello stabilimento ospedaliero di Orzinuovi aprirà una sala oculistica chirurgica con microscopio, dove si potrà effettuare l’intervento per le cataratte, e con altri 50 mila euro la Regione Lombardia acquisterà una lampada scialitica per una nuova sala dedicata ai piccoli interventi e un colposcopio per l’ambulatorio di ginecologia. Dal mese prossimo sarà potenziato anche l’ambulatorio di diabetologia su 5 giorni alla settimana e sarà avviata la dialisi a domicilio”.
L’Ospedale di comunità, ora aperto temporaneamente nell’ospedale di Orzinuovi, verrà costruito ex novo vicino alla Casa di comunità nell’ex stadio comunale. Da quel momento riaprirà nell’ospedale di via Crispi il reparto dei subacuti, chiuso dal 2020. Nel frattempo sono ripartiti i lavori di ristrutturazione della palazzina di via Asmondi, adiacente all’ospedale e vicina alla chiesa di San Domenico. Qui il cantiere era stato interrotto 4 anni fa dalla Sovrintendenza alle Belle arti, a pochi mesi dal via, a causa del ritrovamento di una necropoli sotterranea. Ora è stato sbloccato e l’ala dell’ospedale sarà destinata entro la fine del 2025 a diventare la nuova sede del Centro psicosociale, adesso situato in viale Piave, e ospiterà anche camere mortuarie a norma, a servizio dell’Hospice, per un costo stimato totale di circa 3 milioni di euro.
Silvia Pasolini