Sono stati celebrati nella basilica di Santa Maria Assunta i funerali di Maria Rosa Baratti, ex presidente e per lunghi anni pilastro della Scuola d’Archi Pellegrino da Montechiaro, associazione cultural – musicale che opera sul territorio monteclarense da più di quarant’anni. L’improvviso decesso di una delle figure di cittadinanza attiva e di volontariato più note di Montichiari ha lasciato veramente attoniti molti amici di Maria Rosa, e allievi e maestri della scuola d’Archi, che in queste ore si stanno stringendo in un abbraccio affettuoso intorno al marito Remo Piacenza, ai figli Michele, Lorenzo e alla famiglia tutta. Classe 1947, Maria Rosa Baratti ha vissuto più di una vita – come ama sottolineare il figlio Michele che dal 2018 ha preso il suo posto da Presidente di quella Scuola d’Archi a cui tanto teneva e alla quale aveva saputo dare nuovo smalto ideando eventi come il concerto “Aspettando Santa Lucia” e quello “Pellegrino da Montechiaro”. Nata in una famiglia di modestissima estrazione sociale, impiegata come operaia nei laboratori tessili locali fin da ragazzina, all’età di 24 anni riuscì a riprendere in mano il suo percorso di istruzione raggiungendo dapprima il diploma di scuola media e successivamente quello di agraria, attestato che le tornò utile per raggiungere il suo vero obiettivo: la scuola di infermieristica. Specializzatosi in quell’ambito come fisioterapista e massoterapista, operò nel nosocomio locale quando questo ancora era ubicato in piazzetta San Rocco. Contemporaneamente, dagli anni Settanta in poi, aprì anche i suoi orizzonti civici collaborando con l’allora Giunta Scalvini alle commissioni culturali del paese. Negli anni Ottanta un nuovo traguardo: quello di mamma a tempo pieno, come amava definirsi, con la nascita nel 1980 del primo figlio Lorenzo e nel 1984 di Michele. Proprio grazie all’iscrizione dei figli ai corsi della scuola d’Archi Pellegrino da Montechiaro nacque il suo impegno dal 1998 all’interno dell’associazione di cui diventerà presidente nel 2008 e che seguirà fino al 2018 e anche oltre come Presidente Onorario fornendo consigli e suggerimenti sempre tenuti da tutti in grande considerazione. «Con gli occhi colmi di lacrime e il cuore colmo di gratitudine – si legge in queste ore proprio sul sito dell’Associazione a firma del Direttivo, dei Maestri e degli amici della scuola – ti salutiamo e ti ringraziamo per aver contribuito in modo determinante alla crescita e al successo della nostra associazione. Maria Rosa è stata un punto di riferimento costante, sempre disponibile e discreta nel suo immenso lavoro. La sua assenza lascia un vuoto difficile da colmare e un’impronta impossibile da cancellare».
Marzia Borzi