“Creatura” dell’ex Ministro della Giustizia Roberto Castelli, storico volto della Lega delle origini, il Partito Popolare del Nord nasce, come riportato nel suo statuto, per la difesa dei diritti e dei valori di «uomini e donne delle Terre del Nord».
A cogliere la sfida sul territorio della Bassa bresciana occidentale è Renato Scalvi, storico volto della Lega Nord, già candidato sindaco e consigliere comunale, entrato, tra i primissimi, nel 1985 nella Lega Lombarda di Umberto Bossi e uscito da partito ormai ventitré anni fa, nel 2001, per divergenze con l’allora linea politica assunta dal movimento, continuando a presentati come indipendente. Proprio in questi mesi di assestamento, a Scalvi è stato affidato il compito di strutturare questa nuova realtà nella zona di Orzinuovi e delle comunità limitrofe. «Attualmente siamo un gruppo di una dozzina di sostenitori, ma intendiamo procedere sulla strada della promozione dei nostri ideali – commenta Scalvi, noto anche simpaticamente come Scosia, con riferimento all’omonima Nazione Costitutiva del Regno Unito, per la passione indipendentista che ha animato il suo credo politico sin delle origini – Alle ultime elezioni Amministrative non abbiamo sostenuto nessuna delle due parti in gioco, mentre alle Europee abbiamo deciso di sostenere alcuni partiti autonomisti». Un movimento che, da come lo descrive Scalvi, al pari di una “fenice” nasce dalle ceneri di quello che lui ritiene un tradimento delle istanze del Settentrione. «Ho aderito al Partito Popolare del Nord perché non volevo vedere la mia amata Lega Nord finire in questo modo – scrive in una breve memoria – Vedevo vanificarsi ciò per cui aveva lottato per più di trentacinque anni: oggi il Nord non ha più rappresentanza, siamo abbandonati a noi stessi, nessuno porta avanti le nostre istanze, nessuno parla più dei nostri problemi»: una reprimenda dal sapore amaro e che, come sono convinti i militanti del nuovo partito, costituirà il punto forte della loro futura affermazione sul territorio.
LL