Giovedì 18 Aprile, presso la Sala del Pianoforte del Palazzo Municipale, si è tenuta una serata molto interessante e partecipata, con Moira Cucchi, una donna vittima di violenza, e il figlio Sean. Insieme a loro c’erano anche la psicologa Rita Basso e Maurizio Vecchi, autore del libro “Il volto crudele dell’amore”, che racconta proprio la loro storia.

Vecchi afferma: “in questo libro, tratto un argomento, tristemente molto diffuso ai giorni nostri, ovvero lo stalking o, per meglio descriverlo, la persecuzione di una persona fino al punto di renderle la vita insopportabile, tanto da non riuscire più a svolgere il proprio lavoro serenamente, dormire senza doversi svegliare in piena notte con la paura che lui, lo stalker, possa essere riuscito a penetrare nell’abitazione per farle del male”.

La testimonianza di Moira parte da lontano. Parla del primo incontro con l’ex marito, di come, accecata dall’amore, all’inizio vedesse in lui un vero principe azzurro. Ma l’ombra della violenza è dietro l’angolo: “Ci conoscevamo da poco e lui già mi vietava di uscire con le amiche – racconta -. Con il tempo ha fatto sì che mi allontanassi da tutti. Il primo atto di violenza fisica è avvenuto in luna di miele, poi quando sono rimasta incinta di Sean la situazione è peggiorata. Per anni non ho avuto la forza di ribellarmi, poi un giorno ho capito che dovevo lottare per salvare me e soprattutto i miei due figli”. Così Cucchi è fuggita dal suo aggressore e ora cerca di sensibilizzare quante più persone possibili: “All’inizio non è stato semplice poi ho parlato con una psicologa, ho ritrovato le mie amicizie e mi sono confidata anche con la mia famiglia. È grazie a questa rete di persone che sono riuscita a denunciare. Ora – chiosa – dico a tutte le donne che si trovano nella situazione in cui mi trovavo io di non aver paura a farsi aiutare”.

Alcuni dati per inquadrare il tema 

In Italia, nel 2023, sono state uccise 106 donne, una ogni tre giorni. Il dato del ministero degli Interni è aggiornato al 19 novembre e sono quasi 7 milioni tra i 16 e i 70 anni che hanno subito una qualche forma di violenza fisica o sessuale nella loro vita (dati Istat) e, nel 2022, sono state più di 20 mila quelle che si sono rivolte a un centro antiviolenza (dati Rete Dire – Donne in rete contro la violenza) e oltre 30 mila le chiamate all’1522, il numero antiviolenza e stalking.

E’ importante anche rilevare che le violenze nei confronti delle donne non avvengono solo in ambito famigliare: secondo i dati del (https://www.interno.gov.it/it/ministero/dipartimenti/dipartimento-pubblica-sicurezza) del Dip. della Pubblica Sicurezza aggregando i dati degli arresti/denunce per il reato di violenza sessuale dal 2018 al 2022, si ha che 9.047 sono state abusate da stranieri; di queste 3.379 da chi, come clandestino, non doveva nemmeno trovarsi in Italia. Si tratta, quindi, di un fenomeno complesso che va affrontato sia con adeguate forme di repressione del crimine e dei criminali sia con un enorme lavoro di prevenzione e di educazione al rispetto della donna. 

Mauro Ferrari