E’ sicuramente un altro grande traguardo quello raggiunto dalla “Scuola d’arti e mestieri Francesco Ricchino”, già orgoglio rovatese per la sua storia, i suoi corsi e le innumerevoli iniziative di carattere artistico-restaurativo-culturale portate avanti sul territorio cittadino ed anche “oltre confine”.
È dello scorso 17 aprile infatti la convocazione presso la Sala Consiliare della Camera di Commercio di Brescia di via Einaudi per ricevere l’importante riconoscimento ed aver ottenuto nel 2024 l’iscrizione al “Registro italiano delle imprese storiche”.
La Scuola è stata insignita insieme ad altre cinque attività del mondo artigianale e industriale della provincia di Brescia: Arredamenti Gicomo Cominelli & C., Ave s.p.a., ditta Augusto Ministrini, Idrosanitaria Bonomi e Ingros Carta Giustacchini. Tutte attività con più di un secolo di storia, grandi eccellenze artigianali e industriali che fanno parte ormai della storia produttiva ed economica della provincia di Brescia.
Uno dei requisiti per fregiarsi del titolo di attività storica, è quello di aver esercitato l’attività nel medesimo settore merceologico per un periodo di almeno 100 anni; requisito ampiamente soddisfatto dalla scuola Ricchino di cui vogliamo di seguito ripercorrere brevemente la storia: è il 1864 quando nasce la “Società Operaia Industriale e Agricola di Rovato”, dalle cui radici, allo scopo di dotare il centro di un polo didattico superiore, contribuendo all’elevazione culturale e al miglioramento delle attività imprenditoriali future dei giovani “in loco”, nel 1876 viene fondata la Scuola di Disegno, oggi conosciuta come “Scuola d’Arti e Mestieri Francesco Ricchino”.
L’otto marzo 1876, segna l’inizio della costante collaborazione economico-gestionale fra il Comune di Rovato e la Scuola di Disegno, legando le sorti di entrambi: da una parte si garantiva il diritto allo studio “ante litteram” ai giovani meritevoli e di arricchire il proprio prestigio agli occhi dell’intera comunità locale nonché dei paesi limitrofi, dimostrando un modello di virtuosa amministrazione e lungimiranza, mentre per la direzione della Scuola significava stabilizzare una realtà altrimenti aleatoria e basata sull’unica volontà dei suoi temerari maestri.
Le premiazioni sono state presiedute dal Consiglio camerale: «Dedizione al lavoro; capacità imprenditoriale nel trasmettere alle nuove generazioni il senso del sacrificio e soprattutto, di saper innovare e adattarsi alle mutate esigenze dei mercati locali ed internazionali: sono i valori – queste le parole del presidente della Camera di Commercio Roberto Saccone – che queste imprese trasmettono alla collettività bresciana e che costituiscono esempio e stimolo per affrontare momenti congiunturali complessi come quello che stiamo vivendo».
Il premio è stato ritirato dal presidente Gianpietro Costa che con gioia ha così commentato: «Sono felicissimo ed onorato di rappresentare la Scuola F. Ricchino. É un riconoscimento che premia e dà la giusta testimonianza dei 148 anni di attività della nostra Istituzione. Il traguardo raggiunto per quanto è stato il nostro passato, per quanto è il presente, ma soprattutto quanto sarà l’impegno e la volontà per la continuità ed il costante miglioramento delle attività didattiche, di formazione e “cultura”. Una scuola, un lavoro, percorsi di eccellenza, sono il legame nella trasmissione del SAPER FARE attraverso le generazioni. È un riconoscimento che è doveroso dedicare ed attribuire ai docenti della Scuola. Sono Maestri d’Arte, sono Artigiani, sono professionisti di grande capacità e professionalità, e nota importantissima, maestri di Vita».
Emanuele Lopez