Sono tante le segnalazioni che arrivano giornalmente sulla situazione di degrado in cui versa il parco del Chiese alle Marcolini Vecchie. Lo spazio, attrezzato con tavolini e giochi per bambini, è spesso meta di gruppi di ragazzi e di famiglie che però, dopo aver fruito dell’aria verde, lasciano l’area in un stato indescrivibile con piatti e bicchieri di plastica abbandonati qua e là e resti di cibo che attirano anche animali dalle vicine sponde del fiume, oltre a creare un degrado inaccettabile per tutti i residenti dei vicini palazzi. Ultimamente vengono accesi anche barbecue estemporanei, cosa pericolosa oltre che severamente proibita e parecchi danni sono stati provocati alle panchine del parco. In molti residenti dicono di aver avvisato più volte il Comune di questa situazione ma che nessuno sia mai intervenuto. «Domenica pomeriggio c’è stata una festa di compleanno svolta da persone che non si sono neanche degnate di buttare i piattini e le posate di plastica che hanno usato nei cestini – racconta un abitante – Per concludere poi in bellezza, la sera sono arrivati dei ragazzini a fare il barbecue, accendendo il fuoco, gettando le ceneri in terra e lasciando anche loro tutto lo sporco in giro. Visto che è proibito, ho avvisato i Carabinieri nel momento in cui hanno cominciato ad accendere il fuoco ma non sono intervenuti» «Al secondo ingresso del parco manca il cartello di divieto di accensione fuochi e il cancello principale è sempre aperto – gli fa eco un altro – dando modo ai ragazzi di scorrazzare nel parco anche in motorino o in bicicletta. Ora con l’arrivo dell’estate la situazione sicuramente non può che peggiorare. Abbiamo fatto richiesta formale anche di dissuasori in via Leonardo Da Vinci e via Turati perché queste strade sono ogni anno teatro di incidenti anche gravi» Davanti alle lamentele dei residenti e al silenzio delle Istituzioni, si attiva nel frattempo il Comitato di quartiere che appende qui e là sull’area cartelli con motti di richiamo ad una cittadinanza più attiva per sensibilizzare al rispetto di cose, luoghi e natura.
Marzia Borzi