Buon Anno a tutti, il trascorrere repentino del tempo, specialmente quando procede a braccetto con la fantasia, induce a fantasticare su Rovato, la nostra bella capitale franciacortina e le sue inimitabili frazioni, agli albori della loro storia, l’epoca primordiale che vide comparire su questo splendido territorio, disabitato, incolto e certo pieno di…rovi, la prima costruzione eretta dall’uomo per abitarvi. Poi, una dopo l’altra, a formare la “urbe”, quindi una vera e propria civitas, riflettendo su quanta acqua è passata sotto i ponti da allora. Trasportati sulle veloci ali della Storia si attraversa il Tempo per giungere in quel periodo, non troppo lontano, pur se pare un secolo, in cui a Rovato e frazioni ci si “conosceva” più o meno tutti e non era infrequente poter sentire così come domandare:”set el fiöl de chi, te?” nel momento che si incrociava qualcuno non riconosciuto al volo. Domanda per niente inusuale, men che meno sconveniente, alla quale si poteva replicare:”so el fiöl de Piero (solo per fare un esempio) ma che, se non avesse soddisfatto appieno la curiosità dell’intervistatore, questi avrebbe aggiunto:”Piero el frèr (fabbro) o Piero el maringù (falegname)? Roba d’altri tempi, che oggi fa sorridere, come quando le persone si contraddistinguevano grazie a curiosi, variegati soprannomi, ossia “appellativi scherzosi, ironici o anche malevoli imposti in conseguenza di alcune caratteristiche fisiche, qualità o attitudini oppure in base al luogo di nascita o di provenienza” e ce n’erano di ogni genere e per tutti i gusti, credetemi! Oggi tutto è cambiato ed è assai improbabile poter risentire quelle domande, come ricevere uguali risposte; altrettanto vale per i nomignoli, caduti in disuso poiché ormai divenuti anacronistici. Tuttavia, forse è il potere della suggestione di inizio anno, possiamo ricordare quei tempi come un nostalgico Amarcord, da porre tra buoni propositi e belle intenzioni che sempre lo caratterizzano passassero secoli, uguale la speranza nel futuro. Ricordi, tuttavia, destinati ad essere messi nel dimenticatoio ma che non ci sarebbe nulla di male non scordare del tutto poiché parte della nostra storia. Sarà uno scherzo dell’immaginazione, mi sovviene un sorriso immaginando una risposta sorprendente:”Piero el bechèr (macellaio) e voalter?”.
Giuseppe Agazzi