L’Istituto di istruzione Superiore “Lorenzo Gigli” di Rovato ha iniziato l’anno scolastico con successo. Lo certificano i numeri degli iscritti, cresciuti di circa 100 unità  rispetto al 2022, con una classe prima in più. Questo, in prospettiva, permette di guardare al futuro con ottimismo. Proprio i numeri degli studenti del Gigli di viale Europa, che negli ultimi anni sono stati in costante crescita, hanno portato l’Istituto ad ampliare la struttura grazie alle risorse stanziate dalla Provincia di Brescia e dal Comune di Rovato: dieci nuove aule saranno infatti inaugurate a breve e, durante quest’anno, gli spazi rinnovati entreranno pienamente in funzione e potranno essere sfruttati al meglio. Gli iscritti potranno così frequentare un ambiente educativo ancora più confortevole e, come sempre, ricco di stimoli e di proposte, a partire dall’offerta didattica variegata fino a comprendere attività  didattico-culturali, corsi, seminari, orientamento in and out, conferenze, convegni, mobilità studentesca e progetti internazionali. 

“La scuola è una ricchezza per i giovani italiani in generale, e il nostro Istituto nel territorio è luogo di eccellenza per l’apprendimento e per l’arricchimento, dove acquisire saperi e competenze utili non solo dietro ai banchi ma nella vita. Il Gigli prepara al futuro, sia che si scelga di proseguire in una facoltà  universitaria o nel mondo del lavoro. E’ una scuola ricca di proposte, e questo è un valore che continuiamo a perseguire con attività  sempre nuove e percorsi formativi sempre più ricchi” ha affermato il Prof. Davide Uboldi – Dirigente Scolastico I.I.S. Lorenzo Gigli Rovato.

Con il nuovo anno ha preso poi il via la sperimentazione, a cominciare dalle classi prime, della DADA, cioè la Didattica per ambienti di apprendimento; una radicale innovazione pedagogico–didattica e organizzativa con l’obiettivo di coniugare l’alta qualità dell’insegnamento liceale italiano, con la funzionalità organizzativa di matrice anglosassone. Gli istituti funzionano per “aula–ambiente di apprendimento”, assegnata a uno o due docenti della medesima disciplina, con i ragazzi che si spostano durante i cambi dell’ora. Ciò favorisce l’adozione, nella quotidianità   scolastica, di modelli didattici funzionali a quei processi di insegnamento-apprendimento attivo in cui gli studenti possano divenire attori principali e motivati nella costruzione dei loro saperi. Ulteriore beneficio è che il docente usufruisce di una propria aula allestita personalmente, e non corre il rischio di cadere nella routine, riuscendo a predisporre spazi e materiali e rendendo più efficace ciascuna ora di lezione. 

Infine, la DADA permette l’arricchimento e la personalizzazione degli spazi comunicon il contributo di tutti (da spazi “anonimi” a spazi “emozionali”)”, per un abbellimento dell’intero edifico scolastico con la progressiva caratterizzazione di spazi tematici, artisticamente decorati o funzionalmente allestiti, nonché fruiti come prodotti di apprendimento.

Mauro Ferrari