Negli anni Venti del secolo scorso Montichiari era salito alla ribalta della cronaca per il 1° Gran Premio d’Italia, la manifestazione sportiva che si tenne a inizio decade sulle polverose strade della brughiera e del centro del paese. Ci fu poi l’ambito economico ad eccellere, grazie a industrie di rinomati e illuminati imprenditori i cui nomi finirono in un vasto annuario edito ogni 12 mesi dall’editrice Robertini di Genova. Si tratta degli “Elenchi ufficiali per le Camere di Commercio e Industria del Mondo” nei quali, suddivisi per comuni in ordine alfabetico, troviamo alcune delle realtà che hanno segnato un capitolo nel Novecento monteclarense. Gli “Elenchi”, introdotti dalle categorie merceologiche tradotte in cinque lingue, comprendevano le industrie iscritte alle Camere di Commercio italiane e venivano diffusi in tutti i continenti diventando così un utile strumento per possibili accordi commerciali. Spulciando tra le centinaia di pagine della sesta edizione del volume uscita nel 1925/1926 notiamo, per esempio, che sotto la categoria “Cappelli” Montichiari vantava il “Berrettificio Rochelli & C.”, mentre per quanto riguarda i busti operava l’azienda Bordigan Pietro e Calzoni Giacomo. La patria di Pellegrino da Montechiaro, che contende a Gasparo da Salò “l’invenzione” del violino moderno, possedeva anche un’industria di “Strumenti musicali in genere” gestita da Alberti Carlo, e Alberti Severo era titolare di un’azienda dedita al commercio di “Macchine e attrezzi agricoli” quando ancora non si teneva, nell’ex Foro Boario, la Fiera agricola nazionale che quest’anno taglierà il traguardo delle 95 edizioni. Il nome di Alberti Severo è presente anche sotto l’elenco delle ditte operanti in materia di “Macchine per enologia e distillazione”. Carrera Carlo e Fratello gestivano invece un Mulino per cereali; sotto la voce “Costruzioni meccaniche” rintracciamo la ditta Pellizzaro e Borno. Gli “Elenchi” contenevano, quanto ai calzaturifici, i nomi di Bresciani Margherita, Damiani Faustino e Fogliata Carlo e sempre Bresciani e Fogliata appaiono anche come “Concerie pellami”. Un solo istituto di credito è inserito: è la Banca Popolare di Montichiari, costituitasi ufficialmente nel 1869 e quindi precedente alla Cassa rurale ed artigiana che sarebbe nata 26 anni dopo, ma che risulta nel 1923 già assorbita nel Credito Agrario Bresciano: possibile, dunque, che in questo caso non vi sia stata comunicazione alla casa editrice di depennarne il nome. Tra i panifici e pastifici rinveniamo i nomi di Ballerini Tobia e Bezzoccolo Luigi con Frigerio Giuseppe titolare di un cementificio, il “Premiato Stabilimento di Mattonelle e Marmette” che aveva sede nell’attuale sede di Villa Lucia, insignito nel 1911 di una medaglia d’oro all’Esposizione Internazionale di Roma. Erba Giuseppe, infine, lo troviamo quale titolare di un setificio (la Filanda) che, nato a metà Ottocento e attivo fino al 1968, diede lavoro a centinaia e centinaia di monteclarensi.
(Si ringrazia Daris Baratti per le informazioni storiche)
Federico Migliorati