Cent’anni che lo hanno portato a una fama al di là dei confini lombardi. L’orceano Giacomo Bergomi, uno dei più interessanti ed estrosi pittori bresciani del secondo Novecento, sarà il protagonista di un’importante mostra a lui dedicata nella Rocca San Giorgio in occasione della 75esima fiera di Orzinuovi. L’esposizione, curata dallo storico dell’arte Davide Dotti, sarà inaugurata sabato 2 settembre alle 17 e resterà aperta fino all’Epifania del prossimo anno.
“Per celebrare il centenario dalla nascita di Giacomo Bergomi, il Comune di Orzinuovi ha deciso di allestire presso la Rocca di san Giorgio una grande mostra monografica – racconta Dotti – che ripercorrerà l’intera parabola artistica del maestro, dai lavori della prima maturità eseguiti dopo la frequentazione dei corsi serali dell’Accademia di Brera – dove ebbe modo di assorbire la lezione di Carrà, Carpi, Salvadori – fino alle opere dell’ultimo periodo, caratterizzate da un lessico estetico estremamente personale ed innovativo, dedicate per lo più alle poetiche nevicate e alle maestose cascate, di cui si innamorò durante un soggiorno in Venezuela”.
L’attenta e rigorosa selezione di un centinaio di opere, compiuta da Dotti e dal comitato scientifico creato ad hoc per l’occasione, permetterà di porre in evidenza la capacità di Bergomi di rinnovare il proprio linguaggio espressivo decennio dopo decennio e di indagare a trecentosessanta gradi i soggetti che frequentò con maggiore assiduità, influenzato non solo dalle sue umili origini contadine, ma anche dai numerosi viaggi che fece sia in Italia che all’estero. Dal ritratto alle scene di vita campagnola, dalle still life ai paesaggi della bassa bresciana costellati da rustici cascinali, dagli scorci di Brescia fino ai brani tratti della quotidianità delle popolazioni andine. Lungo il percorso espositivo, suddiviso in sezioni tematiche e cronologiche, troverà spazio anche un approfondimento specifico dedicato all’opera grafica, con una selezione di splendidi e guizzanti disegni a matita, china, tempera e acquarello attraverso i quali l’artista indagò e studiò nel dettaglio i soggetti delle sue opere pittoriche.
“La mostra di grande prestigio, dedicata a Giacomo Bergomi, che verrà inaugurata in un momento importante per la nostra comunità, quello della prima fiera di agosto dopo il Covid, è un’opportunità per apprezzare e riconoscere il talento di uno dei nostri artisti più illustri – riferisce il sindaco Gianpietro Maffoni. “Questa non è solo un’occasione per ammirare l’opera di un pittore straordinario, ma è anche un modo per ribadire il nostro impegno a sostenere l’arte e la cultura nella nostra comunità. Desidero ringraziare gli organizzatori che hanno lavorato instancabilmente per rendere questa mostra una realtà: l’esperto curatore Davide Dotti che conferisce un profilo alto alla manifestazione; il gruppo Bergomi, l’assessore alla Cultura Carlo Lombardi, il consigliere Fabiano Nobilini, cui va il merito di aver ideato questo evento. Il loro impegno e dedizione sono evidenti in ogni dettaglio. Inoltre vorrei esprimere la mia gratitudine a tutti coloro che hanno contribuito a rendere possibile questa esposizione, tra cui gli sponsor, e il personale del Comune che ha lavorato dietro le quinte”. Soddisfatto anche l’assessore alla Cultura Carlo Lombardi: “La speranza è che l’opera pittorica del Bergomi, con questa mostra dall’altissimo profilo scientifico, vada al di là dei confini bresciani, per consegnargli la giusta e meritata dimensione di artista nel panorama nazionale. Bergomi rappresenta la cultura povera contadina, ma ci rappresenta tutti perché è entrato nelle case e nei cuori di moltissimi bresciani, trasfigurando nella pittura una parte di ciascuno di noi profilo scientifico altissimo. Questa mostra segue un evento altrettanto importante, quello dello stendardo del Foppa, cui abbiamo dedicato la nostra stagione autunnale ed invernale”. Silvia Pasolini