A Rovato così come in tutta Italia, il 25 aprile si sono svolte le manifestazioni in memoria della liberazione dell’Italia dall’occupazione nazifascista. Mai come oggi questa ricorrenza andrebbe rivalutata, non solo documentandosi su quanto storicamente accaduto, ma riscoprendone i valori umani ed il significato a livello politico e sociale: la caduta della dittatura, la liberazione del popolo, la costruzione della pace e della democrazia. Proprio in questo periodo di guerra nel continente europeo, bisognerebbe davvero riflettere sul significato di questi termini cercando di essere obiettivi e sinceri e non trincerandosi dietro false ideologie, così come fecero le più bieche dittature, solo per portare avanti i propri interessi.
Cosa avvenne il 25 aprile del 1945?
Gli eventi storici – ll 25 aprile 1945 il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia proclamò l’insurrezione generale dando l’ordine a tutte le forze partigiane attive nel nord Italia, facenti parte del Corpo Volontari della Libertà, di attaccare i presidi fascisti e tedeschi in tutti i territori occupati. I Partigiani riuscirono nell’impresa imponendo la resa al nemico alcuni giorni prima dell’arrivo delle forze alleate. Il CLNAI, con sede a Milano e presieduto da Luigi Longo, Emilio Sereni, Sandro Pertini e Leo Valiani assunse il potere “In nome del popolo italiano e quale delegato del Governo Italiano”, stabilendo anche la condanna a morte per tutti i gerarchi fascisti; tra questi Benito Mussolini, che fu catturato e fucilato tre giorni dopo. Nel frattempo l’intervento degli alleati consentiva la liberazione di tutta l’Italia settentrionale entro il 1° maggio. La “Resa di Caserta” firmata il 29 aprile del 1945 segnò la resa ufficiale dei nazifascisti alle forze alleate ma la resa effettiva in tutta la penisola avvenne solo il 3 maggio. L’Italia usciva così dal ventennio fascista e da cinque anni di guerra. Il 2 giugno del 1946 vi fu il referendum (con voto anche alle donne) per la scelta tra monarchia e repubblica e il 10 giugno dello stesso anno fu proclamata la nascita della Repubblica Italiana con Alcide De Gasperi come capo provvisorio dello Stato. Il 1° gennaio del 1948 entrò in vigore la Costituzione della Repubblica Italiana, fondamento legislativo del nuovo Stato. (fonte Wiki).
Le celebrazioni a Rovato – La nostra Città ha dato avvio alle celebrazioni con il consueto ritrovo dei rappresentanti delle associazioni di fronte al palazzo municipale unitamente ai membri dell’Amministrazione Comunale e delle forze armate; presenti il vice sindaco Simone Agnelli (in vece del sindaco Tiziano Belotti), gli assessori ed i consiglieri comunali. Il corteo si è poi portato presso la chiesa parrocchiale di S.ta Maria Assunta per la celebrazione della S.ta Messa in ricordo di tutti i caduti. Successivamente il civico corpo bandistico “Luigi Pezzana” ha accompagnato i presenti lungo c.so Bonomelli per giungere in piazza Cavour dove le autorità hanno deposto una corona sotto la lapide. Il momento solenne, in ricordo dei caduti è stato accompagnato dalle note dell’inno nazionale. La cerimonia è proseguita presso il sacrario presente all’interno delle scuole elementari dove, davanti alle lapidi commemorative dei soldati, è stata deposta una ulteriore corona d’alloro ed impartita la benedizione da parte del parroco don Mario Metelli. Tutti i presenti hanno poi omaggiato i caduti con il saluto solenne. A seguire il vice sindaco Agnelli ed il rappresentante dell’Associazione Nazionale Partigiani provinciale di Brescia prof. Mino Facchetti hanno tenuto i loro discorsi alla popolazione.
Il significato di questa giornata – Perché ricordare questi eventi? Le risposta sono state date in modo molto sentito da don Mario Metelli durante l’omelia della S.ta Messa, dal vice sindaco Simone Agnelli e dal prof. Facchetti nei discorsi tenutisi al sacrario presso le scuole elementari. Tutti hanno richiamato i valori della pace, della libertà, della democrazia e della giustizia, definendoli non scontati ma da proteggere come un bene preziosissimo per la nostra società, anche dopo 78 anni da quegli eventi. Gli accadimenti attuali stanno mettendo a dura prova la tenuta di questi valori, che per molti anni sono stati da tutti ritenuti scontati.
In tutti gli interventi è stata onorata la memoria di coloro che sono caduti, che hanno lottato per sconfiggere le dittature schierandosi dalla parte della giustizia e della libertà; a loro è stata espressa immensa gratitudine da parte del popolo italiano attraverso la deposizione delle corone d’alloro da parte delle autorità civili e militari.
Emanuele Lopez