1) Variante generale al Pgt (Piano di governo del territorio), a Rovato una sostanziale riduzione del consumo di suolo. Come sarà la Rovato del futuro?
Sarà sicuramente più bella. Dal dopoguerra Rovato ha sempre avuto strumenti urbanistici con grandi previsioni di espansione. Quello che abbiamo adottato l’altro giorno in Consiglio è il primo Piano in assoluto che riduce le aree edificabili, e anche di molto. Ma soprattutto stimola, anche attraverso la semplificazione delle norme tecniche, il recupero degli edifici esistenti, sia storici che moderni.
Certo negli anni passati si è costruito molto e spesso anche male, ma devo dire che, a parte alcune brutture puntuali, il territorio ha una sua dignità e un suo ordine. Ci sono tante aree artigianali, qualche villetta a schiera di troppo, qualche palazzone che avrebbe bisogno di un profondo restauro (penso per esempio al Viale della stazione), ma nell’insieme Rovato, pur essendo una comunità di quasi 20.000 abitanti, non soffre di quelle grosse criticità di degrado, che diventano anche problemi sociali, che sono invece presenti in altri comuni vicini.
Va anche detto che la nostra cittadina si sviluppa su un territorio vario ed interessante, che ha ancora molta campagna, quasi tutta peraltro ben coltivata e con un notevole reticolo idrico che ne disegna i contorni. E poi c’è il nostro Monte Orfano che qualifica l’intera parte orientale della città. Degradando a Nord da vita alla zona collinare verso Erbusco e a Sud mostra la sua parte a solatio pettinata dai vigneti, con l’imponente Convento dei Frati Serviti che domina sull’intera pianura padana.
Rovato è bella, e lo sarà ancora di più negli anni a venire.
2) Lombardia Carne 2023, com’è andata secondo Lei?
L’edizione di quest’anno è andata benissimo. Del resto è qualche anno che Lombardia Carne è ritornata protagonista nel mondo dell’agricoltura, dell’allevamento e soprattutto della carne e del cibo sano e buono.
Oggi più che mai, tra larve, farine di insetti e carne sintetica c’è bisogno di sostenere l’autenticità di lavori antichi e la genuinità di cibi sani e certificati per la nostra salute. La coltivazione dei campi oltre che consentire di produrre cibo per l’uomo e per l’allevamento degli animali significa anche impegno e cura della campagna e quindi cura del nostro territorio, che altrimenti resterebbe incolto e diventerebbe presto infertile.
Dagli stimoli della Lombardia Carne è nata l’idea di organizzare il Convegno internazionale “Carnem manducare”, che ha visto a Rovato oltre 70 docenti universitari di 50 università italiane ed estere per tentare di fare finalmente chiarezza intorno al mondo dell’allevamento e della carne e per inquadrare il significato storico e sociale del nutrirsi di carne. Ne sono venute fuori alcune informazioni preziosissime, che hanno demolito alcune false convinzioni diffuse ad arte negli ultimi anni per screditare l’intero mondo agricolo. Per esempio un allevamento intensivo con 1.000 capi inquina molto meno di 10 allevamenti con 100 capi, o per esempio che il consumo di energia per produrre una bistecca sintetica è ben maggiore di quello della bistecca di una vacca allevata, e che comunque, se tutto andrà bene, di carne sintetica se ne potrà parlare (forse) fra 50 anni.
Detto ciò, risulta quanto mai necessario stare oggi con i piedi ben piantati a terra, fare riferimento solo alle informazioni scientifiche e non a quelle urlate a vanvera magari sui social e sostenere l’intero comparto agricolo che occupa nel mondo, direttamente o indirettamente, circa 1 miliardo di persone.
Lombardia Carne sarà sempre a fianco dei contadini italiani, dei nostri allevatori e di tutti i lavoratori della filiera della carne, fino ad arrivare ai nostri maestri ristoratori che la carne la sanno sapientemente cucinare.
3) “Comunità energetica” anche a Rovato, cosa ne pensa?
Di fondo il concetto delle comunità energetiche è sicuramente da supportare: produzione di energia elettrica solo da fonti rinnovabile e condivisione della stessa energia attraverso uno scambio in loco tra chi ne produce in eccesso e chi non ne produce a sufficienza, con significativi risparmi in bolletta.
Ci sono però delle complicazioni. La comunità è a tutti gli effetti una sorta di condominio energetico: ha bisogno di una ragione sociale e di un amministratore tecnico ed economico. C’è da stilare un regolamento che la faccia funzionare, c’è da misurare le varie produzioni ed i diversi consumi, calcolare le compensazioni e quindi emettere le bollette. Tutte operazioni che possono essere facilitate da società specializzate. Ma che ovviamente hanno un costo, così come tutti gli adempimenti burocratici connessi.
Mancano ancora alcuni passaggi normativi fondamentali per potere dare un giudizio definitivo, ma intanto il Comune di Rovato si è fatto carico di raccogliere le adesione per potere accedere agli eventuali incentivi regionali e nazionali. Solo tra qualche mese potremo capire il vero futuro delle Comunità Energetiche Rinnovabili.
4) Sicurezza, la Municipale vanta risultati molto positivi. Come vede le attività del corpo di Polizia Locale rovatese?
Non lo dico io, lo dicono i fatti. A Rovato abbiamo un corpo di Polizia Locale davvero efficiente. Sarà perché abbiamo due autostrade, la stazione ferroviaria più importante della Provincia dopo quella di Brescia, sarà perché a Rovato tutto quello che c’è di bello, ma anche di brutto in Lombardia prima o poi ci passa sui piedi, sta di fatto che la nostra Polizia Locale ha grande esperienza nell’affrontare dinamiche davvero complesse e delicate. E lo fa da anni con una professionalità ed una competenza davvero singolare, spesso affiancando Polizia di Stato e Carabinieri in interventi ed indagini molto importanti e che vanno ben oltre i confini comunali. La Locale, come tutte le cose, è fatta di persone. Evidentemente ci sono le persone giuste al comando e le persone giuste in pattuglia. E, aggiungo, anche la necessaria ed ampia fiducia da parte di quest’amministrazione nelle donne e negli uomini che la costituiscono.
Posso solo dire che bisogna avere la forza e il coraggio di intervenire in urgenza per incidenti stradali anche gravi, seguire auto segnalate dai varchi a grande velocità e per mezza Lombardia, intervenire in stazione alla mezzanotte quando lo squilibrato di turno, sfatto o ubriaco va in escandescenza col coltello in mano minacciando chiunque.
A Rovato la Polizia Locale fa la Polizia, e l’attività principale, a differenza di quasi tutte le altre Polizie dei comuni vicini non è quella dei divieti di sosta o del controllo del traffico, che pure si fa, ma il controllo vero del territorio. Il presidio costante del territorio, le telecamere fisse, i varchi di accesso su tutte le vie di ingresso al Comune di Rovato che segnalano i
veicoli sospetti sono fondamentali strumenti di sicurezza, ma è poi l’intervento del personale della pattuglia che fa la differenza tra un’operazione tempestiva e fatta bene ed un’operazione fatta tanto per.
5) Si avvicina l’estate, qualche anticipazione d’Eventi di “peso” in funzione anche di Brescia-Bergamo Capitali della Cultura?
Ci voleva il Covid e ci voleva la designazione di Brescia e Bergamo capitali della cultura per risvegliare la nostra città di Brescia (ma anche Bergamo) da un latente torpore che dura da sempre. Brescia è motore economico della Lombardia, dove si intrecciano manifattura fine, industria pesante, finanza e costruzioni. Ma la bellezza della città, la sua storia e le sue espressioni culturali sono sempre state marginalizzate da una mentalità distorta. Meglio ha fatto in questi ultimi decenni la provincia, dove il Lago di Garda, il Lago d’Iseo con la Franciacorta, l’alta Valle Camonica hanno attratto turisti da mezzo mondo.
La Franciacorta si è scoperta come terra di grande piacevolezza per il suo ambiente e per la densità di elementi storico-architettonici e culturali unitamente all’eccellenza dei suoi vini e del suo cibo. Rovato ne è la capitale e in questi anni ha dimostrato di esserlo anche per le manifestazioni culturali e per gli eventi. Basti pensare che l’evento culturale più importante dell’intera provincia lo abbiamo tenuto proprio l’altra settimana nel nostro comune. Si tratta del convegno durato 5 giorni e dal titolo: “Carnem Manducare”; con 70 docenti di 50 università italiane ed estere che sono venuti nella nostra cittadina per parlare di carne e di nutrizione umana e di carne sotto il profilo sociale e religioso. A parte l’eccezionalità di questo convegno, e a prescindere da Brescia-Bergamo capitali della cultura, nella nostra cittadina per tutta la bella stagione si susseguiranno una serie di eventi, spettacoli e concerti. Ne cito qui solo alcuni, ma la lista completa è davvero straordinaria e poche cittadine in Lombardia possono vantare una densità ed una qualità di appuntamenti così come quella di Rovato, che, vale la pena ricordarlo, non è al mare, non è in montagna e nemmeno in riva al lago. Ma ha un territorio, le piazze, la gente e le associazioni che gli danno una vivacità inusuale.
Ecco un breve elenco degli eventi in ordine sparso: il Bosco Italiano dei tornitori del legno, Street food di primavera, la cena sotto le stelle al Convento, la Mostra e la presentazione del libro di Giampaolo Belotti, il Raduno regionale dei bersaglieri, il festival Pour Parler, La notte bianca, la Pizza in piazza, il Premio letterario di Franciacorta, il chilometro del manzo all’olio, la festa delle associazioni, la festa dei nonni… e poi le feste patronali delle frazioni e le feste al Foro Boario… Insomma, tutte le settimane, i fine settimana, e fino all’autunno inoltrato uno o più eventi ci aspettano a Rovato.
Mauro Ferrari