Il sangue e, in generale, tutto l’apparato cardiovascolare, come ci è sempre stato insegnato sin dalle scuole elementari, svolge un ruolo di primaria importanza per la nostra sopravvivenza. Grazie, infatti, alla sua particolare conformazione, questo liquido consente alle nostre cellule di “alimentarsi” e di potersi sbarazzare dei rifiuti prodotti nello svolgimento delle loro specifiche funzioni. Ecco, l’ematologia si occupa, proprio, di questo: del sangue, delle sue malattie e delle relative cure. Per fare maggior chiarezza sul punto abbiamo fatto due chiacchiere con il dott. Maurizio Grassi, specialista di riferimento, già direttore dell’Unità Operativa Complessa di Oncologia all’Ospedale Maggiore di Crema e ora in forza presso il Centro San Francesco di Orzinuovi.
Dottore, in primo luogo cerchiamo di inquadrare meglio i compiti ai quali assolve l’ematologo.
L’ematologo è, ovviamente, un medico e, in quanto tale, la natura della sua professione si sostanza nella diagnosi e nella cura di determinate malattie, nonché, punto sempre più importante, della loro prevenzione. L’ematologia, in particolare, è quella branca della medicina che si occupa del funzionamento, della struttura e della morfologia degli elementi del sangue e della linfa, nonché degli organi che producono questo genere di cellule, detti, per questo, “emopoietici”.
Solitamente, quali sono le avvisaglie che portano i pazienti nel suo studio?
Di norma, si va dall’ematologo o su prescrizione del proprio medico di Medicina Generale, quando, il più delle volte, ci sono dei valori anomali riconducibili o riferibili ad una malattia del sangue o del midollo, così come dei linfonodi o della milza. Altra casistica frequente che porta un paziente a presentarsi nel mio studio può essere l’ingrossamento anomalo di alcuni organi.
Cosa accade, poi, in sede di diagnosi?
Fondamentale è cercare di indagare le condizioni di salute generali del paziente, ripercorrendo, passo dopo passo, tutta la sua storia medica, mettendolo a suo agio e agendo sempre nell’ottica d’instaurare un dialogo franco e sincero.
Nella sua lunga esperienza, quali sono le malattie più comuni o per le quali, in qualche modo, i pazienti mostrano maggiori preoccupazioni?
È bene fare subito un discrimine: anche nell’ematologia, così come anche in altri settori della Medicina, esistono patologie benigne e maligne. Il sangue, in particolare, è a tutti gli effetti un tessuto che, benché si presenti in forma liquida, così come tutti gli altri tessuti necessita di un suo equilibrio per poter funzionare a dovere. L’ematologo cura malattie della coagulazione, comeemorragie spontanee e trombosi, talassemie, gammopatie monoclonali e tanti altri simili disturbi. Esiste, poi, purtroppo, anche il vasto mondo dell’Ematologia Oncologica: anche il sangue e gli organi emopoietici possono, del resto, ammalarsi di questi terribili “mali”. Appartengono a questa categoria le malattie mielo e linfo-proliferative, tanto acute quanto croniche, i linfomi e mielomi.
Quanto è essenziale il ruolo giocato dalla prevenzione in questo campo?
Il campo della prevenzione delle malattie ematologiche è ancora assai inesplorato: la Medicina, in questi anni ha fatto passi da gigante, ma restano ancora diversi interrogativi. Ciò che posso dire – e che negli anni non è mai stato smentito – è che, anche in questo campo, vale la “regola d’oro dello stare bene”: vivere secondo uno stile di vita adeguato, cercando di non fumare, facendo attività fisica quotidiane, bevendo moderatamente, evitando il più possibile di uscire dai parametri del proprio peso forma e, per chi fa uso di sostanze tossiche o pericolose sul lavoro o nella vita quotidiana, utilizzare sempre i dispositivi di protezione.
Per maggiori informazioni e per prenotare subito una visita, il dott. Grassi vi attende al poliambulatorio Centro San Francesco di Orzinuovi, in via G. Puccini, 20.
Tel. 030 943269
Cell. 366 3258888
Leonardo Binda