Una pista ciclabile da Barco al cimitero della frazione.  I lavori  partiranno in questi giorni. Sarà lunga circa 1 km per un costo di circa 420 mila euro e collegherà il cimitero di Barco al centro della frazione, così da consentire facilmente gli spostamenti in bicicletta o anche durante i funerali. I fondi sono stati reperiti tramite un bando ministeriale dalla cifra di 1 milione e 700 mila euro per diversi progetti di riqualificazione urbana. L’obiettivo del sindaco Maffoni è stendere un progetto per poter proseguire la pista ciclabile fino al paese di Orzinuovi.

“Le casse del Comune non hanno una grande disponibilità finanziaria, ma i bandi ci consentono di portare a casa fondi per migliorare il paese – continua Maffoni. Tra le opere principali  finanziate da questo bando ci sono anche il parcheggio di via Lonato, i cui lavori sono terminati a fine marzo, il rifacimento di piazza Garibaldi, la sistemazione della viabilità in via Verolanuova. Nel frattempo l’amministrazione Maffoni sta mettendo mano al rifacimento dei Giardini pubblici. A breve saranno assegnati i lavori che proseguiranno fino all’autunno. Uno spazio di circa 17 mila mq che  non vanta solo il fatto di essere un polmone verde in cui è prevista la   creazione di un’oasi verde con il completo rifacimento e ampliamento del manto erboso;  la sostituzione dell’attuale pavimentazione con il Levocell, un calcestruzzo architettonico con  effetto “sasso lavato” nell’anello esterno; la piantumazione degli aceri mancanti e la sostituzione di quelli ammalorati sul viale perimetrale; l’abbattimento del muro di cinta e della ringhiera che separa il viale dal parco verde, riducendo al minimo la pendenza del dislivello;  l’allestimento di nuove panchine per la sosta; il trasferimento dei giochi nella metà  sud del parco. Qui verrà spostato e totalmente rinnovato anche il chiosco  dedicato al servizio bar e ristorazione. Per il risparmio idrico sarà inoltre creato un pozzo finalizzato all’irrigazione, così da rendere lo spazio autonomo e non più dipendente dall’acquedotto del paese. All’interno  ci saranno vialetti costruiti con un materiale cementizio addizionato da ghiaietto. Verrà inoltre ripristinata la sorgente d’acqua vicina al Santuario, ai tempi del colera del 1836 ritenuta miracolosa. Fu proprio la supposizione che quest’acqua avesse effetti benefici sulla guarigione dall’infezione,  a dare l’input alla costruzione della chiesa della Madonna dell’Addolorata al centro al paese. Silvia Pasolini