L’insonnia è un disturbo che colpisce una infinità di persone ma per chi ne soffre è importante non farsi prendere dalla agitazione né dallo sconforto, altrimenti non si dorme la notte…Stavolta nemmeno io riesco a prendere sonno, a causa della conta degli innumerevoli aerei che mi passano sulla testa, pertanto, ora proverò invece a contare le pecore, sperando che codesto arci collaudato stratagemma possa funzionare. A Rovato (ma non solo) il passaggio è praticamente incessante, di giorno come di notte, cosicché il loro rombo, cupo, vibrante e di una certa durata ci accompagna spesso durante la colazione, pranzo, cena e persino il dopocena. Trovo come minimo inverosimile non si possa deviarne leggermente la rotta, facendo passare questi mostri d’acciaio su lande semi deserte piuttosto che transitare sui centri abitati poiché, osservando i dintorni del maggior responsabile ossia l’aeroporto internazionale Il Caravaggio di Bergamo-Orio al Serio, tra i più frequentati scali italiani per numero di passeggeri, queste certo non mancano. Contando in futuro (spero non lontano) su maggior buonsenso e rispetto da parte di chi è preposto a coordinare migliaia di partenze e arrivi perché tenga in considerazione e non sorvoli più sulla tranquillità e le case della gente, mi rimetto a contare. Come in un desolato air terminal osservo impaziente il display dell’orario ogni cinque minuti, in attesa di poter decollare verso la mia ambita meta e atterrare finalmente fra le braccia di Morfeo, tuttavia, ho la sensazione che dovrò attendere ancora diversi sbadigli prima di spiccare il volo poiché prevedo ritardi. Dunque, dove eravamo rimasti: una pecora, un aereo, una pecora, un aereo, vediamo cosa funziona prima. Buona notte, speriamo.
Giuseppe Agazzi