Egregio Direttore, molti anziani manerbiesi mi chiedono se un centro sociale, luogo di incontro tra persone diversamente giovani per promuovere il loro benessere fisico e psichico, oltre a sviluppare nuovi rapporti interpersonali, non avrà mai ragione di esserci a Manerbio. Per alleviare la solitudine, tipica della nostra età, già da alcuni anni i nostri anziani chiedono agli amministratori di mettere a disposizione dei locali, naturalmente in forma gratuita, per una autogestione da organizzare e programmare insieme ad un gruppo omogeneo allargato. Purtroppo le Amministrazioni che si sono succedute negli anni, un po’ hanno fatto orecchie da mercante, un po’ hanno detto chiaro e tondo che non avrebbero speso soldi per far ballare quattro vecchi, in ogni caso siamo stati sempre inascoltati ed ignorati. Molti manerbiesi ci credono, vogliono crederci anche per il futuro e vogliono essere protagonisti del loro tempo libero. Hanno il miraggio di questa opportunità, per rinascere, reinventarsi un’esistenza, scoprendo nuove energie, perché la vita non finisce con il pensionamento e infatti si devono trovare nuove possibilità per restare a galla, scansando l’inevitabile declino generazionale, magari realizzando tanti piccoli sogni che durante la vita lavorativa sono stati molto spesso accantonati. Sono convinto del resto che molti pensionati cittadini siano pronti a rimboccarsi le maniche, per dare il loro contributo alla realizzazione di questo centro, anche subito nel 2023. Tra l’altro, questo è anno di elezioni amministrative e gli anziani sono in trepida attesa dei nuovi programmi elettorali di tutti i candidati a sindaco, augurandosi che finalmente la nuova Giunta, qualunque essa sia, si dimostri sensibile e disponibile a fare quello che hanno già fatto tantissimi altri centri della Bassa per agevolare il tempo libero dei “vecchi”. Forse i politici locali non si rendono conto che queste aspettative sono molto sentite nella terza età, che sta pensando anche che sia giunto il momento di farle pesare al momento del voto. Se si ha poi paura dei costi, forse si dovrà anche valutare il fatto che qualche briciola del famoso tesoretto accantonato potrà ricompensare tanti sacrifici di tanti pensionati. In fondo, noi siamo stati sempre ottimisti, anche se eternamente delusi, anche se, per il 2023, dobbiamo invece essere più realisti che ottimisti, perché se il Centro Sociale non si realizzerà e andrà in porto ora, non lo vedremo più, o solo nei sogni.
Luigi Andoni e tanti pensionati manerbiesi