Come un moderno Pigmalione che non riesce a staccare gli occhi dalla sua statua, lo scultore Gianbattista Mondini da Orzinuovi ci svela nel suo studio l’ultimo suo capolavoro: la veste discinta, i bottoni della camicia allacciati alla bell’e meglio, una collana giù fino al petto; capelli scompigliati; sigaretta e fogli di carta tra le dita, pronti a immortalare versi dettati da ispirazioni improvvise. Alda Merini, altezza naturale, forgiata in argilla dalle sue mani è tanto bella da sembrare vera. Sarà collocata con tutta probabilità sui Navigli a Milano, così come lei avrebbe voluto e aveva espressamente chiesto prima di morire a Mondini stesso, il suo artista prediletto, con cui si intratteneva in pomeriggi di chiacchierate a casa sua e telefonate anche notturne. “Sono stata felice di aver conosciuto Mondini – scrisse lei un giorno – uno scultore gentiluomo che ha tradotto le mie poesie e si è rivelato un vero e grande poeta, perché un poeta non è mai solo un poeta e uno scultore non è mai solo uno scultore…io tengo molto al saper comunicare dello scultore Mondini”. Mondini e Merini, amici negli ultimi anni di vita della poetessa, celebrano così il loro rapporto con una statua che eternerà fisicamente la presenza di Alda a Milano, su quei Navigli che ancora trasudano delle sue poesie. Da ispiratore di versi per Alda Merini, Mondini è diventato questa volta l’ispirato e in una sintesi di ragione ed emozione ha sapientemente tradotto la sua stima per la poetessa con un’espressività che va oltre la fisicità della materia.
Il mese scorso Giovanbattista Mondini ha incontrato a Palazzo Marino l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi per proporgli il suo capolavoro. Ed è stato amore a prima vista. “Per l’assessore milanese è stato un sì deciso – ci spiega Mondini. “La statua gli è piaciuta e anche l’idea di posizionarla sui Navigli, per rendere onore alla poetessa, scomparsa nel 2009, che tanto lustro ha dato al capoluogo lombardo. La risposta definitiva arriverà a gennaio, ma l’assessore si è già impegnato a collaborare per gli sponsor”.
“Io ho voluto che il desiderio di Alda si realizzasse .- ci racconta lo scultore orceano. “Il progetto ha radici nel 2020, quando ho preparato il bozzetto della scultura e grazie allo scrittore Aldo Colonnello e al dottor Roberto Rossi dell’ospedale San Paolo di Milano è nato il comitato “Un sogno per Alda”, affinché questa statua potesse realizzarsi e trovare la giusta collocazione a Milano. L’immortale ricordo di Alda – dice Mondini – diverrebbe una presenza viva nella quotidianità della Milano dei valori e della cultura e sarebbe una delle immagini più fotografate di tutta la città”. Tra le firme a sostegno di questa iniziativa ci sono nomi di notissimi intellettuali e artisti del panorama italiano, tra cui Stefano Zecchi, Umberto Galimberti, Maurizio Costanzo, Leo Gullotta, Paola Gassman, Federico Severino e le quattro figlie della Merini. Silvia Pasolini