Non trova veramente pace la struttura monteclarense del Velodromo, un progetto che ai tempi risultò costosissimo e presentò da subito problematiche che ne minarono velocemente la possibilità piena di utilizzo. Nelle ultime settimane a confrontarsi in un acceso faccia a faccia sono stati Gianni Pozzani, Presidente Provinciale della Federazione Ciclistica, e il Sindaco Marco Togni. Pozzani ha lamentato aspramente lo stallo nell’avanzamento dei lavori di sistemazione della struttura, definendolo «Immobilismo inaccettabile» e addirittura «Situazione di comodo per quegli attori che avrebbero il potere di intervenire. In primis l’amministrazione comunale di Montichiari alla quale non interessa il velodromo e poi la FCI che, finché le cose stanno così, ne può usufruire tutto l’anno con la Nazionale come se l’impianto fosse suo». Pozzani ha sottolineato anche lo stato di degrado in cui verserebbero alcuni locali della struttura tra le quali la Sala Conferenze Stampa – «Ridotta in condizioni da far venire le lacrime agli occhi» e il silenzio imbarazzante davanti al quale si trovano le società ciclistiche bresciane relativamente alle tempistiche di riapertura. Dopo il duro intervento, la tempestiva risposta del Sindaco Marco Togni non si è fatta aspettare: «Sul Velodromo ho sempre dato pubblicamente informazioni precise e corrette: è stato posto sotto sequestro a luglio 2018, quando io non ero ancora Sindaco, per mancanza del rinnovo del Certificato di Prevenzione Incendi e gravi problemi di infiltrazione d’acqua dal tetto. Giancarlo Giorgetti allora sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, stanziò successivamente 1,8 milioni di euro e, nell’estate 2019, quando mi insediai come sindaco, vennero effettuati solo i lavori già programmati di rifacimento del tetto e della levigatura della pista per una spesa di 700.000 euro. Il 22 ottobre 2019 il PM autorizzò l’accesso al velodromo “Unicamente per le attività di allenamento delle squadre nazionali maschili e femminili” con un numero massimo di 50 persone. Per questo, essendo ancora sotto sequestro e accessibile solo alla Nazionale, è inutile fare polemica perché ciò non è né una mia scelta né della Federazione ma un ordine impartito dalla Procura. Il 10 ottobre alle ore 12:00, inoltre, il Comune di Montichiari ha consegnato il cantiere alle ditte incaricate per l’esecuzione del lotto di lavori finalizzati ad ottenere l’agibilità e quindi il dissequestro. I lavori, salvo imprevisti, avranno una durata di circa 4 mesi. Non so per quale motivo Pozzani alimenti e fomenti polemiche, che presuppongono abbiano quale obiettivo principale questioni interne alla Federazione, ma lo diffido dal tirar nuovamente in mezzo il nostro velodromo e ancor di meno la mia Amministrazione Comunale». Pozzani, però, non molla e minaccia di andare fino in fondo, tanto da candidare, provocatoriamente, Montichiari per i Campionati Italiani su Pista nel 2023 e da sottolineare come ci sia già chi sarebbe pronto a fare picchetti davanti ai cancelli del Velodromo se la questione non si risolvesse quanto prima. Nel frattempo giunge la notizia che altri 4 milioni di euro sarebbero in arrivo dal Pnrr per il Velodromo Fassa Botolo. Questi andrebbero ad aggiungersi agli oltre 2 milioni stanziati nel 2020, e ancora non utilizzati, e ai 12 milioni di euro (o più) spesi per realizzare ad oggi la struttura.
Marzia Borzi