14 agosto 2022: oggi all’Oasi dei Pensionati di Orzinuovi non c’era posto per noi che da anni siamo assidui frequentatori. Eravamo solo venticinque persone abituali senza sedie e senza tavoli. Chi occupava questo spazio erano alcuni stranieri. Qui, a differenza della Pedrera, non si paga: tutti erano accampati in tendopoli e gazebo. Le grigliate friggevano sui fornelli a legna sempre sotto gli alberi; questo succede ogni fine settimana. Non solo valse le telefonate fatte alla sede del Parco Oglio Nord con le quali si metteva al corrente di tutto ciò che stava accadendo, specie del pericolo degli incendi, aggravato dalla siccità. Dove sono finiti i cartelli da tempo promessi con indicazioni del divieto di fare fuochi e del divieto di pernottare? Saranno stati dimenticati in qualche ripostiglio, con buona pace delle persone che si sono impegnate a raccogliere firme da mandare alle Autorità competenti. I volontari capitano sul tardi. quando ormai i fuochi sono spenti, e si lamentano del troppo lavoro. Lascino pure, dunque, l’incarico perché non sono d’aiuto. Non basta fare una bevuta alla fontana per risolvere la situazione, ci vuole dell’altro. Mi chiedo, poi, dove vada tutta questa gente a fare i propri bisogni… i servizi igienici non ci sono. Me lo spiegate voi dove possono andare? Cari amici del Parco dell’Oglio, quando scrivete su Paese Mio precisate che intenzioni avete per salvaguardare questo posto, sia per gli anziani sia per i giovani. Tanti anni fa non si parlava di protezione ambientale e di tutela dell’area dell’Oglio, ma si stava bene, il posto era tranquillo e pulito. E’ ora che le Istituzioni non si occupino solo a parole della salvaguardia dell’ambiente e non assumano personale inadeguato e incompetente. Svegliatevi e fate cose concrete invece che solo promesse.
Non vi saluto perché sono amareggiata dal vostro comportamento.
Lettera firmata