Il Comune di Roccafranca cerca finanziamenti per una serie di progetti, grazie al quali intende non solo risparmiare un po’ di soldi (azione che già da sola è meritoria), ma anche, grazie ad una minore immissione di Co2, migliorare la qualità dell’ambiente. Tre le richieste di accesso ai soldi del Pnnr. Le domande sono da inserire sulla piattaforma entro il 15 settembre. Poi bisognerà aspettare e sperare che vengano accolte.
«La prima richiesta – spiega il sindaco Marco Franzelli – è legata ad una quota di finanziamento che possiamo ancora chiedere. Bisogna sapere che i Comuni con meno di 5.000 abitanti possano chiedere finanziamenti fino ad un milione di euro per progetti che riguardano la transizione ecologica e/o per progetti grazie ai quali si mette al riparo il territorio da possibili esondazioni. Noi abbiamo già preso 690.000 euro per l’efficientamento energetico delle scuole; questo significa che possiamo ancora chiedere 310.00 euro. Con questo eventuale e nuovo finanziamento intendiamo porre mano al rifacimento di un tratto di fognature di acque bianche a Ludriano (in zona via Fornace Vecchia e via Villanuova) e a Roccafranca (via Gerle e via Fiume Oglio). Due tratti che, quando ci sono temporali con abbondanti piogge, si allagano».
La seconda richiesta «riguarda un progetto legato ai fondi correlati al cosiddetto decreto Salvini, che prevede l’erogazione di 50.000 euro l’anno (dal 2020 al 2024). Con questi soldi intendiamo rifare tutti gli infissi e le tapparelle, quindi a migliorare qualità termica, dell’immobile di via Donizetti».
Terza e ultima richiesta: «Qui – spiega ancora Franzelli – guardiamo ad un bando regionale destinato al miglioramento energetico, ma anche ad evitare dispersioni di Co2 in ambiente. In questo caso il nostro progetto prevede un investimento di 2 milioni di euro. Al centro dell’attenzione ci sono il plesso scolastico delle elementari e delle medie, la palestra e il centro sportivo. Siamo già andati con termotecnico e abbiamo verificato cosa bisogna fare per abbattere le emissioni in ambiente. In pratica si tratta di rifare le centrali termiche, installare pannelli fotovoltaici e rifare le coperture per evitare dispersioni. Si tratterebbe di intervenire, insomma, sulla parte elettrica, sul riscaldamento e sul raffrescamento».
Le richieste dei fondi dovrebbero essere inoltrate proprio in questi giorni. Poi, come detto, si tratta di sperare che vengano accolte.
Mt Marchioni