Egregio Direttore,
il caro energia ha prodotto a ditte, attività commerciali, famiglie, il triplicare delle bollette. Vorremmo qui però mettere a fuoco i consumi dell’energia elettrica del nostro Comune di Manerbio. Se si parla dei consumi familiari, si sa che tutti cercano di spegnere lampade non indispensabili, ma anche computer e altri aggeggi complementari almeno alla notte. Per il Comune, invece, tutto ciò non avviene e quindi vorrei interpellare il vice-sindaco Gianni Preti per farlo intervenire in tal senso. In giro per l’Italia, tanti sono i comuni che hanno già adottato da tempo questi principi di risparmio energetico, ma qui da noi no, continuiamo con le vacche grasse. La mia lettera non vuol essere però un richiamo superfluo che, come al solito, nessuno prende in considerazione, anche perché, senza risparmi, si potrebbe arrivare in seguito alla scelta di tagliare magari le spese assistenziali con la motivazione dei costi energetici esorbitanti. Poiché in fondo sappiamo che il nostro Preti è sensibile ai problemi dei cittadini, gli suggeriamo di spegnere i lampioni, almeno fino a fine 2022 per alleggerire il bilancio comunale e far tornare i conti. Conosciamo l’obiezione che ci verrà rivolta (“ma tanto abbiamo sempre il tesoretto!”), ma si sa che i tesoretti non fai tempo a girarti che spariscono. Facciamo allora una volta tanto i risparmiosi e spegniamo le luci pubbliche dalla mezzanotte al mattino. Qualcuno obietterà che i gruppi di giovani che agiscono impuniti di notte faranno danni, ma li stanno già facendo né più né meno, dai rifiuti disseminati dappertutto, agli imbrattamenti, ai danneggiamenti della segnaletica. Quindi non cambierebbe niente e si potrebbe, col risparmiato, supportare ad esempio la Casa di Riposo di Manerbio che, con i maxi-rincari, potrebbe essere costretta ad aumentare le rette. Contemporaneamente si potrebbe spegnere tutto Palazzo Luzzago non solo esternamente, ma anche negli uffici i computer e tutte le apparecchiature fin dalle ore 16.00 pomeridiane. Sono misure necessarie, per ottenere il massimo risultato, limitando al minimo i disagi ai cittadini. Certo, si sa che non è bello avere per alcune ore la città al buio, ma occorre stringere la cinghia adesso per non trovarci ancora in maggiore difficoltà tra qualche mese quando i costi dell’energia potrebbero lievitare ancora di più. La via da seguire, a questo punto, oltre ad economizzare il consumo energetico, sarebbe quella di produrla, installando pannelli fotovoltaici su tutti i tetti degli edifici comunali. Scusate se è poco. Arriviamo tardi? Forse, però meglio tardi che mai.
Luigi Andoni