Se la prevenzione è la chiave di volta per mantenere un eccellente stato di salute, spesso, per svariati motivi, a differenza di altre situazioni non sempre si presta una dovuta attenzione all’ambito della propria sessualità. Molti sono i problemi che possono interessare tanto le donne quanto gli uomini, frutto, talvolta, anche della mancanza di un rapporto continuativo e costruttivo con i rispettivi specialisti, ginecologi, urologi e andrologi. Abbiamo dunque voluto porre alcune domande alla dott.ssa Sara Conzadori, ginecologa, e al dott. Francesco Martino, urologo, per cercare di indagare quanto importante sia la prevenzione in questo campo.
Dottoressa, ogni quanto è opportuno per le donne sottoporsi ad un controllo dello stato di salute del proprio utero?
Dipende dall’età e dalla storia clinica di ogni donna, di media andrebbero effettuati controlli una volta l’anno.
Tra le questioni più dibattute, specie tra i giovani, figura senz’altro quella della cosiddetta “pillola anticoncezionale”. Quali sono i pro e i contro dell’utilizzo di questo farmaco e si sente di consigliare, eventualmente, degli ulteriori strumenti più adatti a vivere in sicurezza la propria intimità?
Tra i pro sicuramente c’è un buon profilo di efficacia contraccettiva, la facilità di assunzione, la riduzione dei disturbi mestruali ed una bassissima interferenza con la vita sessuale. Tra i contro va senz’altro saputo che la pillola non protegge dalle malattie sessualmente trasmesse, che richiede un’attenta valutazione medica di prescrizione, perché non tutte le donne possono assumerla, e che l’efficacia contraccettiva dipende dalla regolarità dell’assunzione. Per questo la scelta del contraccettivo più adeguata va definita insieme al ginecologo di riferimento.
Dottore, anche negli uomini, con l’avanzare dell’età, possono insorgere una serie di problemi. Tra gli organi più colpiti, senz’altro, v’è la prostata. Ogni quanto e a che età consiglia di sottoporsi ad un controllo? Perché la prevenzione può essere un fattore decisivo per vivere in salute?
La prostata è una ghiandola importantissima nell’uomo perché è deputata alla produzione del liquido seminale. Eventuali infiammazioni possono insorgere in qualsiasi età e si manifestano immediatamente con sintomi importanti come febbre alta, bruciori minzionali e difficoltà ad urinare. Dai 50 anni, invece, è possibile assistere ad un ingrossamento benigno oppure all’insorgere del tumore maligno. Queste due condizioni nelle fasi precoci, purtroppo, sono poco sintomatiche e dunque il paziente è portato a trascurarle nonostante siano quelle più facilmente curabili. Ecco l’importanza della prevenzione: dopo il limite dei cinquanta è opportuno sottoporsi a annualmente ad uno specifico esame del sangue e alla visita urologica per documentare con chiarezza l’eventuale ingrossamento della ghiandola.
Anche la disfunzione erettile, come evidenziato dai dati specie dai 40 anni in su, colpisce un’ampia fascia di popolazione maschile. Come portarsi in merito?
La disfunzione erettile si può manifestare in ogni momento della vita di un uomo, dall’età
giovane all’età anziana. A differenza del passato, oggi esistono sia soluzioni farmacologiche sia strumentali non invasive per risolvere questo problema. Essenziale è che l’uomo non conviva con questa situazione in silenzio, specie per vergogna o simili, e che invece si rivolga allo specialista competente per trovare una soluzione.
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Leonardo Binda