Sono alla ricerca di una risposta a questa domanda che mi sono posta in seguito ad una situazione concreta che ho sperimentato direttamente. Dopo aver prenotato un colloquio presso l’Ufficio Tecnico del Comune di Montichiari, per avere chiarimenti in merito all’utilizzo di un terreno agricolo di confine con la mia proprietà, ho avuto l’occasione di usufruire del servizio richiesto, in data 14 aprile. In quell’occasione mi ha sorpreso che la consulenza si svolgesse al bancone, senza nessuna tutela della privacy. Il tecnico comunale che ci ha accolti è stato molto gentile e cordiale, ha raccolto le nostre osservazioni e domande di chiarimento ed in seguito ha verificato i dati. L’esito dell’incontro ha generato la mia domanda: infatti, il Pubblico Ufficiale, preso atto dei fatti descritti, ci ha informati che il Comune (in specifico l’Ufficio Tecnico) non può intervenire effettuando un sopralluogo, pur essendo a conoscenza di un possibile abuso o illecito, se non dopo un “esposto scritto” da parte del singolo cittadino; inoltre pare che in merito ad alcune procedure, come ad esempio le modalità di recinzione su terreni, il Comune di Montichiari sia meno rigido, a differenza di altri regolamenti comunali. Ho posto immediatamente la domanda al Pubblico Ufficiale: “ Chi governa il PGT?” E la risposta è stata la mappa del territorio che il tecnico ci aveva appena stampato….. Già, ma la “mappa” chi la concretizza? Chi rende effettivo il valore delle mappa se non chi l’ha redatta, approvata e adottata?
Se un cittadino rileva delle violazioni, o chiede dei chiarimenti, non esercita già il suo ruolo attivo di cura per il suo Comune? Ci sono dei vincoli per le amministrazioni o delle leggi che io non conosco, che permettono di fare tutto ciò che vogliamo sulla nostra proprietà privata? Nel rispetto del mio vicino, pensavo di non firmare questa lettera, ma non voglio essere codarda né complice.
Silvia Tosoni