Il nome di Pellegrino da Montechiaro, liutaio vissuto tra il 1520 e il primo decennio del Seicento, ha fatto assurgere il nome di Montichiari ben oltre i confini provinciali: il suo nome dalla fine degli anni Settanta contrassegna una delle più vivaci scuole di musica del territorio, fondata dal tedesco Hans Dohn. Nel mondo delle sette note quest’anno ricorre l’anniversario di nascita di una delle massime glorie della città, il Maestro Umberto Benedetti Michelangeli. Compie infatti 70 anni il prossimo 16 luglio uno dei più apprezzati direttori d’orchestra italiani. Nato nel 1952 dalla monteclarense Emma Uggeri e da Umberto, che è stato tra i maggiori violinisti del XX secolo nonché fratello del più noto pianista Arturo, Benedetti Michelangeli ha iniziato gli studi giovanissimo sotto la guida della zia Nuccia Matucci, proseguiti poi presso il Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano con i Maestri Conter, Bettinelli e Gusella. Ha completato la propria formazione con Franco Ferrara e oggi vanta collaborazioni con complessi quali l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di S. Cecilia, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, la Radio-Sinfonieorchester Stuttgart, la MDR Sinfonieorchester Leipzig, la Camerata Academica Salzburg, l’Orchestra dell’Operaballet Vlaanderen, la Helsinki Philharmonic, i Goteborg Symfoniker, la Budapest Festival Orchestra, la China National Orchestra, la Israel Chamber Orchestra. Da molti anni, inoltre, mantiene un rapporto privilegiato con la Kammerorchester Basel. Fondamentale il sodalizio con l’Orchestra da Camera di Mantova (di cui è stato direttore principale dal 1984 al 2007), con la quale è stato insignito del premio “Franco Abbiati” della critica musicale italiana. Con essa nel 2004 ha portato a compimento il vasto ciclo di sinfonie, concerti e opere sinfonico-corali di Beethoven suggerendone una lettura innovativa e originale. La carriera musicale del Maestro Umberto Benedetti Michelangeli segue quel solco di grande passione per le sette note che è una caratteristica da generazioni: oltre al padre, allo zio e alla zia, infatti, ruotarono in questo mondo anche il nonno Giuseppe, originario dell’Umbria, che fu pianista e avvocato e Flavio Benedetti Michelangeli, un cugino di Arturo e Umberto che pure fu organista e clavicembalista. A Montichiari si è esibito l’ultima volta nel settembre 2001 a chiusura della stagione estiva di spettacoli: in quell’occasione la Pieve di San Pancrazio fece registrare il tutto esaurito per assistere all’esibizione del direttore dell’Orchestra da Camera di Mantova.
Federico Migliorati