Aprile, non ti scoprire è un antico detto contadino molto conosciuto senza dubbio anche nella nostra bella capitale franciacortina e le sue incantevoli frazioni nonché sotto molti aspetti ancora molto attuale ai giorni nostri. Nel suo significato remoto vuole mettere in guardia su codesto mese poiché, per quanto iniziata la primavera, potrebbe riservare ancora sorprese meteorologiche poco gradite, addirittura con possibili quanto temibili ricadute invernali. Tuttavia, in questo particolare periodo “post pandemico” anche da noi esso si ripresenta in tutta la proverbiale e inaspettata lungimiranza. Scoprire significa liberare una parte del corpo da un indumento o altra copertura ma anche esporsi agli attacchi del nemico e noi sappiamo bene come quest’ultimo (il virus) non abbia ancora deciso di alzare bandiera bianca né tantomeno battere in ritirata un poco ovunque.
Pertanto, nonostante la grande, irrefrenabile voglia di buttarsi alle spalle le terribili abitudini, leggasi accortezze, che la ancora più tremenda pandemia ci ha obbligato ad adottare per la nostra salvaguardia, meglio non esagerare con lo scoprirsi (dalle mascherine) ancora meno commettere l’errore, che potrebbe risultare imperdonabile, di prestare il fianco ad un virus che è duro a morire e restío a porre la parola fine nella nostra esistenza. Dimostrando oggi tanta buona volontà, pazienza e determinazione Rovato potrebbe più facilmente arrivare a un domani senza più l’emergenza sanitaria, chissà, magari già dal mese prossimo, senza dimenticare, tuttavia, che la saggezza popolare ancora recita “Maggio, vai adagio”. Insomma, confidiamo almeno che da giugno in poi nella nostra Rovato (e in ogni angolo del mondo) si possa finalmente tornare a fare quel che vuoi!
Giuseppe Agazzi