Spesso si sente parlare di dislessia, disortografia, discalculia e simili senza però mai riuscire a fare completa chiarezza su un mondo così vasto e complesso. Per cercare di vederci più chiaramente, abbiamo intervistato la dottoressa Paola [?], specialista del Centro Clinico Cavour.
Difficoltà e disturbi dell’apprendimento sono la stessa cosa?
All’apparenza sì, ma al vero no. Nel disturbo specifico dell’apprendimento si rilevano, specie all’inizio, aree di funzionamento con belle positività e contestualmente aree con cadute rilevanti, mentre nelle difficoltà di apprendimento si rilevano difficoltà più omogenee. Il recupero dalla difficoltà è dunque più incisivo, mentre molto più lento è nel caso di disturbo specifico.
Cosa si intende dunque per disturbo specifico di apprendimento e quali sono le sue categorizzazioni principali?
Si tratta di un rallentamento dell’apprendimento che non dipende da fattori “esterni” ma solamente dal malfunzionamento dei processi di elaborazione cognitiva, con forti effetti demotivanti.
Tra le sue principali manifestazioni ricordiamo la dislessia, caratterizzata da una lettura lenta o imprecisa, la disortografia, ossia la difficoltà nello scrivere correttamente, la discalculia, l’impedimento a eseguire correttamente dei calcoli o nell’apprendere dei numeri., ed infine la disgrafia, disagio nel realizzare una grafia chiara e leggibile in tempi accettabili.
Questi disturbi, legati dunque ad una serie di differenti con rilevanza soggettiva, possono essere ereditati?
Esistono casi in cui una forte familiarità può essere incisiva ma si trovano disturbi di apprendimento anche in alunne e alunni senza pregressi entro la propria ascendenza.
Quando e perché questi disturbi vanno certificati?
Certamente provvedere quanto prima possibile alla certificazione di questi disturbi è passaggio fondamentale. Solitamente ciò avviene a partire della seconda o terza classe della scuola primaria.
A che età possono essere certificati questi disturbi?
La certificazione rappresenta il passaggio formale che avviene a partire dalla classe seconda o classe terza della scuola primaria. La vera sfida, in realtà, non è tanto ottenere la certificazione in sé ma individuare precocemente il problema e risolverlo con un intervento quanto più possibile tempestivo, di modo da rendere più contenute le future manifestazioni.
Per maggiori informazioni gli specialisti del Centro Clinico Cavour vi aspettano a Rovato in piazza Montebello, n. 7.
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