È stata distrutta da un incendio la Capanna del Presepio degli Alpini rovatesi in Via Martinengo Cesaresco. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco di Chiari, i Carabinieri (tra l’altro poco distanti dalla struttura) e la Polizia Locale di Rovato. ll tempestivo intervento di tutte le Forze dell’Ordine ha consentito di limitare i danni ad un area circoscritta. Oltre alla capanna, completamente divorata dalle fiamme, è stata intaccata la centralina elettrica vicino al cancello. In attesa delle riparazioni gli Alpini dovranno l’ingresso con l’apertura manuale.
Il rogo è di natura dolosa poiché per appiccare le fiamme è stata forzata l’apertura del cancello; quindi, gli ignoti – per il momento – autori hanno poi bruciato gli interni. “Non ci sono parole – ha commentato l’Assessore ai servizi alla persona Elena Belleri condannando gli autori del gesto -, è vergognoso! Mi chiedo il rispetto che fine ha fatto? Nessuno merita una cosa del genere, men che meno gli alpini che sono sempre pronti e disponibili a spendersi per la comunità. La mia solidarietà agli Alpini”.
Sembra davvero difficile pensare che qualcuno possa nutrire dell’astio verso gli Alpini, vista anche la preziosa attività svolta a livello sociale. Innumerevoli, infatti, gli interventi a favore del prossimo svolti dal sodalizio militare. Si va dal sostegno alla Scuola Nikolajewka – “monumento vivente” dedicato dalle Sezioni bresciane dell’Associazione Nazionale Alpini ai Caduti di tutte le guerre che dal 2005 si occupa di 120 persone affette da disabilità gravi seguite in regime residenziale e diurno – alle raccolte alimentari per le persone in situazione di indigenza e nei tempi più recenti e drammatici all’impegno in tutte le attività di contrasto alla Pandemia da Covid-19 e di supporto alla popolazione. Non ultima la gestione ottimale del drive through per i tamponi di Rovato, che ha sostituito quello di Chiari, permettendo agli operatori dell’Asst Franciacorta di lavorare senza assillo e infine la raccolta con il Comune di Rovato, l’Oratorio del centro storico e la Caritas di alimenti, farmaci e altri beni di prima necessità da destinare alla popolazione ucraina vittima dell’invasione militare russa.
Solidarietà agli Alpini di Rovato è giunta da tutte le Istituzioni civili e religiose, dai sodalizi dei combattenti e reduci, da tutte le associazioni di volontariato e dai cittadini rovatesi che hanno sentito il dovere di manifestare la propria vicinanza e il rammarico per un gesto che colpisce non solo gli Alpini ma tutta la società civile.
Mauro Ferrari