Cavallo vincente non si cambia: anzi, si corre ancora con lui. E’ per questo che, preso atto del successo riscontrato in occasione della visita guidata alla mostra «Donne nell’arte da Tiziano a Boldini» esposta a Brescia, a Palazzo Martinengo, per domenica 10 aprile l’amministrazione comunale di Rudiano propone una nuova visita alla mostra. Ritrovo, con i propri mezzi, è alle 16.45 nel piazzale della Scuola dell’Infanzia. Il biglietto d’ingresso costa 12 euro. L’uscita è organizzata in collaborazione con ArteconNoi, che ha una mission particolare: «Far diventare l’arte un piacere quotidiano e divertire attraverso la cultura; avvicinare le persone al bello e stimolare la loro curiosità verso la storia».

Di nuovo alla mostra, dunque. Che è da vedere, perché è veramente bella. E’ stata organizzata dall’Associazione Amici di Palazzo Martinengo e, grazie alla selezione di un centinaio di opere provenienti da prestigiosi musei, pinacoteche e collezioni private, offre la possibilità di analizzare a 360° l’affascinante tematica, con l’obbiettivo di dimostrare come la donna abbia da sempre avuto un ruolo centrale nella storia dell’arte italiana. Non è un caso se i più grandi pittori rinascimentali, barocchi e del XIX secolo, da Raffaello a Tiziano, da Caravaggio a Tiepolo, da Zandomeneghi a De Nittis fino a Boldini, hanno dedicato a nobildonne, aristocratiche e popolane memorabili ritratti, nei quali hanno fatto emergere la personalità, l’eleganza, il carattere, la sensualità e le più sottili sfumature del mondo femminile.

Traendo ispirazione dai testi sacri, gli artisti hanno licenziato tele oggetto di secolare devozione che raffigurano le più famose sante della cristianità (Maddalena, Caterina, Barbara, Lucia) ed eroine bibliche come Giuditta, Salomè e Dalila. Anche la letteratura classica ha fornito ai pittori molti spunti di riflessione, come nel caso delle storie che riguardano divinità (Diana, Venere, Minerva, Giunone), celebri figure mitologiche (Leda, Europa, Onfale, Dafne) e illustri donne del mondo antico che, con coraggio e drammatica determinazione, hanno preferito la morte al disonore: si pensi, ad esempio, a Cleopatra, Lucrezia romana e Sofonisba.

La vera protagonista della mostra è la pittura italiana dell’Ottocento, che coglie la donna nella dimensione domestica, alle prese con le faccende della vita quotidiana e del lavoro, nei panni di madre affettuosa che accudisce con amore i propri figli. Non mancano atteggiamenti maliziosi e in situazioni intime, che ne esaltano il fascino e la carica sensuale, come testimoniano gli straordinari capolavori presenti in mostra di Giovanni Boldini, il più grande artista italiano della Belle Époque.

Insomma: attraversando le sale di Palazzo Martinengo, è possibile compiere un emozionante viaggio lungo quattro secoli di storia dell’arte e ammirare i capolavori dei grandi maestri che, con delicata sensibilità estetica, hanno dipinto la donna in situazioni, contesti e atteggiamenti differenti, cogliendo nei loro sguardi le più sottili sfumature caratteriali. MTM