Nei giorni scorsi ha preso avvio nelle classi quinte del Liceo Scientifico Progettuale un progetto didattico dedicato alla sostenibilità e alla lotta contro lo spreco alimentare, realizzato dai docenti in collaborazione con Manduco, una startup innovativa benefit bresciana che si occupa di ridurre lo spreco attraverso una app mobile per negozi e clienti che possono beneficiare di specifiche scontistiche. 
Sostenuta da Coop Alleanza 3.0, l’iniziativa è coordinata da un team trasversale di docenti di materie scientifiche ed umanistiche e vede l’intervento del cofondatore di Manduco, Angelo Mosca, che ne spiega i dettagli: “L’iniziativa nasce dal desiderio di dare contezza agli studenti di ciò che si può fare concretamente per la sostenibilità, con uno spaccato delle certificazioni internazionali (in particolare l’Eco-Management and Audit Scheme) e degli strumenti di rendicontazione non finanziaria più comuni. L’obiettivo di questo modulo teorico è aiutare gli studenti ad approcciarsi al grande tema della sostenibilità con un opportuno occhio critico, cercando di districarsi all’interno delle diverse comunicazioni aziendali che talvolta si manifestano come tentativo di greenwashing, mentre il successivo modulo laboratoriale si addentrerà analiticamente nel tema dello spreco alimentare e agli alunni sarà affidato il compito di progettare un piano editoriale destinato alle piattaforme social”. 
Secondo Angelo Mosca “è importante poter intervenire insieme ai ragazzi per sensibilizzare ulteriormente sul tema dello spreco alimentare non solo le giovani generazioni, ma tutti i consumatori chiamati ad un ruolo più consapevole”. 
“L’obiettivo del laboratorio – sottolinea – è proprio quello di creare video, foto e post destinati ai social che possano incidere concretamente, citando sia i numeri (le stime parlano di circa 1/3 del cibo gettato, con spreco di denaro nell’ordine di miliardi di euro ogni anno) che le azioni che si possono fare, ciascuno nel proprio piccolo, per ridurre questi dati raccapriccianti”. 
“La nostra startup – conclude – cerca di trovare un modo per fare la nostra parte, sporcandoci le mani metaforicamente in modo digitale e tecnologico, ma è soprattutto la nostra anima di società benefit che ci porta a realizzare questi progetti con i ragazzi per aiutarli in un percorso di consumatori consapevoli, incanalando la loro attenzione all’ambiente in azioni pratiche e semplici”.