Il Cavalier Francesco Rodella avrà la sua via a Montichiari in modo tale da permettere a tutti i concittadini di ricordarne la figura di attivo animatore civico e di “pastore laico”, come amava definirlo l’onorevole Mario Pedini. La titolazione, nata su proposta di Fabio Treccani, Presidente del Comitato del Centro e subito accolta con entusiasmo dal dottor Antonio Rodella, fratello di Francesco, è stata accettata immediatamente dalla Giunta Togni che il 3 marzo ha deliberato la nuova titolazione all’unanimità. Francesco Rodella è stato per lunghi anni il motore di tantissime iniziative cittadine che organizzava e coordinava dal suo ponte di comando: quel ristorante, nell’allora piazza Garibaldi, chiamato “La Stella” che non era solo uno dei locali più conosciuti in città ma il fulcro partecipativo stesso di molte associazioni locali. Dalla capacità ideativa di Rodella partirono gruppi e idee solidali di altissimo livello come l’Aido, fondata nel 1978; la Banca degli Occhi; molti dei progetti dell’Avis, associazione della quale nel 1962 Rodella divenne presidente portando i donatori da 20 a 600; la ricostruzione della banda musicale “Carlo Inico” con l’acquisto, supportato anche dal fratello Antonio, di nuovi strumenti musicali; i tanti convegni su molteplici argomenti in particolare quelli relativi alla donazione di midollo osseo e molto altro ancora. Tra un convegno e una riunione importante, Francesco Rodella non dimenticava mai anche l’importanza dello stare insieme, della convivialità, e trovava sempre il tempo per organizzare una gita, una serata danzante o un’asta di quadri. Memorabili, nel ricordo di chi ancora le racconta, le uscite sul Garda in cui vennero attuati i gemellaggi con le sezioni Avis di Bardolino e Riva del Garda. La sua stessa vita privata è stata vissuta nel “comandamento” dell’incontro e i suoi collaboratori entravano a far parte di quella famiglia allargata della quale era il più grande animatore. Dopo la sua scomparsa, avvenuta improvvisamente il 4 novembre del 1998 e che lasciò i concittadini attoniti e increduli, a dicembre dello stesso anno, in occasione della premiazione relativa alla prima borsa di studio sulla ricerca scientifica, il presidente provinciale Aido, Lino Lovo, propose di intitolargli l’importante evento. Da quel momento l’associazione Davide Rodella iniziò a finanziare la suddetta borsa di studi che da lì prese il suo nome. A suo nome sono oggi titolate anche la sezione Aido di Brescia e la sezione Avis di Montichiari. Doveroso dunque che un cittadino dal cuore tanto grande e che tanto ha fatto per la sua città venisse celebrato anche in una via di quel paese che non lo dimentica. La via dedicata a Francesco Rodella, presto indicata da un cartello toponomastico, è ubicata nella frazione Chiarini.

Marzia Borzi