Ha voluto ricordare l’importante funzione dei Giusti la sezione monteclarense dell’Anpi e lo ha fatto attraverso le parole del Consigliere Renato Baratti. «Il 27 gennaio si celebra il “Giorno della memoria” a ricordo del 77esimo anniversario della liberazione del campo di sterminio nazista di Auschwitz. Questa ricorrenza ha la funzione culturale di ricordare come la memoria abbia un senso solo se il suo fine è quello della prevenzione del male nel tempo in cui viviamo.Ciò che è accaduto, infatti, è dipeso dall’indifferenza degli uomini.Non tutti i tedeschi, però, furono indifferenti. Il tedescoOskar Schindler a Cracovia salvò 1200 prigionieri ebrei fra cui Moshe Bejski eda quella vicenda è nato il Giardino dei Giusti di Gerusalemme, perché il giudice della Corte costituzionale israeliana Moshe Bejski volle ricercare tutti coloro che non avevano voltato la testa dall’altra parte ed erano andati in soccorso degli ebrei.Piantare un albero in loro onore non fu soltanto un atto di gratitudine, ma un messaggio morale di grandi implicazioni: significava che tutti avevano la possibilità di scegliere di fronte al nazismo, ma pochi avevano sentito la voce della loro coscienza.I Giardini dei Giusti, partendo da Milano, si sono poi costruiti in ben centocinquanta città d’Italia e d’Europa eanche a Montichiari, sul colle di San Pancrazio, per ricordare coloro che, in ogni occasione di discriminazione non “hanno voltato la faccia”. Purtroppo i vandali non coscienti del valore della memoria, lo hanno in parte rovinato.La memoria rischia, ai nostri giorni, di svanire così anche per i gesti di ragazzi ignari di cosa scrivono sui muri come giustamente stigmatizzato dalla dirigente scolastica dell’Istituto Don Milani di Montichiari che ha scritto ai suoi studenti: “Abbiamo notato nel nostro istituto la ricomparsa di odiose scritte fasciste, naziste e razziste, talora siglate da simbologie che ricordano inequivocabilmente quel tragico periodo storico. Si tratta di messaggi diseducativi e offensivi della dignità delle persone e delle istituzioni repubblicane. Giovedì 27 gennaio gli alunni rappresentanti d’Istituto con un gruppo di rappresentanti di classe degli studenti faranno pulizia di alcune di queste scritte, riprovevole forma di espressione anonima e incivile, per affermare il nostro messaggio di rispetto e tolleranza nei confronti di ogni forma di diversità nella nostra comunità educante” É un gesto che apprezziamo e che vogliamo sottolineare perché, in questo caso, non si è voluto voltare la faccia “dall’altra parte”. Per riportare alla memoria il sacrificio dei cittadini di Montichiari internati militari e nei campi di concentramento per avere opposto il rifiuto, dopo l’8 Settembre 1943, di collaborare con i tedeschi, di nuovo, noi della sezione ANPI Montichiari richiederemo invece di mettere, lungo una via del paese, le “Pietre di inciampo” con i nomi dei nostri concittadini vittime dell’occupante tedesco».
Marzia Borzi