Chi è Babbo Natale? E chi sono le misteriose figure che portano regali ai bambini nelle notti d’inverno? Le leggende su Santa Lucia, la Befana, i Magi e quant’altri si sprecano. Ecco dunque che, ai più piccoli e alle loro famiglie, il Politeama di Manerbio ha proposto uno spettacolo intitolato proprio “I segreti di Babbo Natale”. A narrarli sulla scena, è giunta Giulia Manzini della compagnia Pandemonium Teatro. La pièce è stata rappresentata sabato 18 dicembre 2021, con costumi curati da Emanuela Palazzi, scenografie di Graziano Venturuzzo, testo e regia di Tiziano Manzini. Lo spettacolo è stato portato a Manerbio per iniziativa del locale Assessorato alla Cultura.
Come fa Giulia a conoscere i segreti di Babbo Natale, dunque? Semplice: ha incontrato uno dei tanti folletti che lavorano per lui. Si è presentata sul palco proprio perché aveva un appuntamento col piccolo amico fatato (così ha spiegato ai bambini). Nell’attesa, ha pensato bene di raccontare al giovanissimo pubblico qualcosa di ciò che aveva imparato. Per esempio: sapete che i folletti di Babbo Natale lavorano a gruppi? Ognuno di loro è specializzato in una ben precisa funzione. E le follette? Ci sono anche loro e il loro compito non è affatto secondario.
Non è stata dimenticata neppure la nostra Santa Lucia, beninteso. Attenzione: le famose letterine da scriverle debbono contenere desideri ispirati a un sano buonsenso, non come quelli di certi pestiferi marmocchi citati da Giulia…
Quanto alla Befana e ai Magi, i protagonisti del 6 gennaio, quanti sanno che si sono incontrati? Anzi: proprio quello strano incontro ha trasformato la vecchietta invernale nell’amica dei bambini che conosciamo oggi.
Anche sull’origine dell’albero di Natale fioccano più leggende che neve. Quella narrata da Giulia riguarda un boscaiolo poverissimo, i suoi figlioli e un altro bimbo, muto e misterioso.
Con pochi oggetti di scena e una vivace mimica, la Manzini ha evocato le storie natalizie una per una, come se le vicende nascessero l’una dall’altra. Del resto, il potere delle storie è proprio quello di generare altre storie, in una concatenazione instancabile. Fra un racconto e l’altro, passano l’inverno e le sue ombre. Rimane un ricordo di luce, portato dalle fantastiche figure che riscaldano le notti fra dicembre e gennaio.