L’effetto della pandemia sulla nostra economia è stato devastante. Anche se negli ultimi mesi abbiamo assistito ad un inizio di ripresa, i numeri sono comunque negativi. Basti dire che, a livello nazionale, solo per l’industria meccanica (fiore all’occhiello per Brescia e provincia) si parla di 4 miliardi e mezzo di meno… Del resto, anche senza leggere i numeri della macroeconomia, per capire l’impatto del Covid 19 sulla nostra economia basta leggere i giornali, ma anche guardarsi in giro: fabbriche e negozi che hanno chiuso, debiti che salgono, cinghia da tirare e via dicendo.
E’ chiaro che, in una situazione generale di questo tipo, un’azienda che apre è da festeggiare con la classica bottiglia di bollicine (rigorosamente bresciane, of course). Ecco, a Borgo San Giacomo hanno motivo di stappare la succitata bottiglia, visto che, pur nella condizione generale di cui abbiamo appena detto, c’è una nuova azienda che ha deciso di aprire. Stiamo parlando della Innova Group, un’azienda che, nata a Caino quasi cinquant’anni fa, attualmente ha quattro stabilimenti: uno a Caino, uno a Torbole Casaglia, uno a Fontanella e uno a Erbè. Un’azienda che si occupa della lavorazione della carta e che, soprattutto, vanta una grande solidità economica.
Ebbene, dopo aver acquistato, la scorsa estate, un’area di quasi 60.000 metri quadrati nella zona industriale di Borgo San Giacomo, la Innova Group ha dato inizio ai lavori per la realizzazione del nuovo stabilimento. Un opificio che, dal punto di vista economico ed occupazionale, rappresenta senza dubbio un’opportunità per questo Comune della Bassa. Un nuovo stabilimento, infatti, significa nuovi posti di lavoro, quindi nuoci occupati, nuovi stipendi, più soldi che girano… Tutto questo, lo ribadiamo, in un momento particolare, in cui molte aziende chiudono.
Una fortunata «controtendenza» che, ovviamente, è stata favorita dall’amministrazione comunale. Non a caso il sindaco Giuseppe Lama ha avuto modo di dichiarare, con soddisfazione, di essersi adoperato affinché tutto questo accadesse perché per gli abitanti di questo Comune si tratta di una «buona opportunità».
Dunque, «quello del 2021 sarà un Natale diverso rispetto a quello dell’anno scorso. Nel 2020 eravamo in pieno lockdown e sembrava che il mondo stesse per crollarci addosso. Dodici mesi dopo, il Virus c’è ancora, ma grazie a imprenditori illuminati, c’è anche un po’ di luce». MTM