Quando il Covid se ne sarà definitivamente andato, qualcosa oltre al dolore resterà per sempre. Sarà l’eroismo di chi ha combattuto in prima linea mettendo a repentaglio la propria vita per salvare quella degli altri. Il dottor Massimo Bosio è stato uno di questi simboli di eccellente senso del dovere e solidarietà umana, lui che per curare i suoi pazienti si è messo a disposizione senza se e senza ma. Perdendo la vita e salvandone nello stesso tempo molte altre. Del medico orceano rimarrà per sempre un cippo nel nuovo parcheggio dell’ex stadio comunale, offerto dagli alpini, come monito per le nuove generazioni a non dimenticare.
“Gli alpini non hanno paura. Tasi e tira. Taci e tira avanti” ha raccontato il presidente degli alpini Mario Ferrari all’inaugurazione della stele. C’è tutto Massimo Bosio in questo detto delle penne nere, volto a ricordare il grande medico e il grande uomo che questo dottore orceano è stato in vita, fino a quando il Covid se l’è portato via l’1 aprile del 2020, a 67 anni.
La sezione delle penne nere di Orzinuovi, alla presenza di molte autorità civili e religiose, in una commovente cerimonia ha inaugurato una stele in sua memoria, posta nel nuovo parcheggio di via Bainsizza, all’interno dell’ex stadio comunale.